L’invito forte e ripetuto che riceviamo oggi è quello di stare attenti alla vita. Vigilare con attenzione per ascoltare i gemiti della vita, dentro di noi e intorno a noi. Darci da fare per custodire la “casa della vita” e non lasciarla scassinare dal ladro, perché, proprio là dove non lo aspettiamo, viene il Figlio dell’uomo.
Noi siamo discepoli, come il servo prudente, messo a capo degli altri per distribuire il cibo a tempo debito. Noi abbiamo ricevuto molto dal Signore: capacità, doni, formazione, compagni di cammino, comunità accoglienti; tutto questo per essere consapevoli e avvertiti, per ascoltare e nutrire chi non ce la fa o fa più fatica. Quale sofferenza hai ascoltato e sollevato negli ultimi tempi? Quale piccolo hai accarezzato e rassicurato recentemente? Da qui passa la vita!
Siamo servi di quel Signore che è venuto a portare vita in abbondanza per tutti, non possiamo trattenerla per noi, usarla a nostro vantaggio! Siamo servi, non privilegiati. Il rischio è di vivere divisi in noi stessi, da ipocriti, come dice Gesù: coloro che dicono e non fanno, che ascoltano, ma non si commuovono e non si muovono per la sofferenza e l’ingiustizia che i piccoli subiscono e non lavorano per costruire la casa della vita, fondata sulla Roccia che nessun ladro può scassinare. Buona giornata!
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato