don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 4 Agosto 2023

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“«Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo”.

C’è un detto che dice che solo gli stupidi non cambiano mai idea, e noi potremmo aggiungere che c’è una forma di stupidità peggiore ancora ed è quella di coloro che non cambiano idea a partire dai loro pregiudizi, specie quando essi si scontrano con una realtà che li smentisce completamente. Per poter però guardare la realtà bisogna essere umili. Solo gli umili sono concreti, gli altri invece essendo presuntuosi, presumono di sapere già come andrà a finire e non danno più credito a chi hanno di fronte.

“Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità”.

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È difficile accorgersi di un miracolo quando si hanno gli occhi chiusi dal pregiudizio. Mi piace pensare che Dio li faccia comunque, ma per noi è come se non ci fossero perché abbiamo lo sguardo fisso sulle nostre convinzioni. Ecco perché è così vero ricordarci che fare il profeta in patria è un mestiere duro, perché stare spesso con qualcuno non fa aumentare solo la familiarità e l’intimità, ma anche paradossalmente la sensazione di sapere ormai tutto dell’altro.

La verità è però che ognuno di noi è un mistero. C’è sempre una novità nascosta in ognuno. C’è sempre un imprevisto nascosto in chi pensiamo di conoscere ormai perfettamente. C’è una profezia nascosta in tutto quello che ormai definiamo “lo so già”. Questa consapevolezza potrebbe salvare l’amore deluso per un marito, per una moglie, per un figlio, per un collega.

Se non gli diamo più opportunità di dimostrarci il contrario come possiamo sperare in un cambiamento? Si può fare il miracolo a chi non lo attende più? Forse si, ma saremo così umili da ammetterlo?

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Tornando nella sua patria Gesù fa l’esperienza di essere motivo di scandalo per i suoi compaesani. La fatica che essi fanno nasce dal fatto che essi pensano di conoscere già Gesù. Ma in realtà essi conoscono di lui qualche aspetto della sua vita, ma non la sua vera missione, il suo vero segreto. Ciò è vero non solo per Lui ma anche per ciascun uomo e ciascuna donna. Troppo spesso noi riduciamo gli altri alla sola considerazione dei nostri giudizi e delle nostre esperienze. La verità però è che nessuno di noi può avere la presunzione di dire di conoscere la vera vocazione di chi gli sta accanto, il vero segreto nascosto nel suo cuore e che in fondo è anche il motivo per cui è nato. […] Continua a leggere qui.


✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Mt 13,54-58

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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