don Mauro Pozzi – Commento al Vangelo di domenica 6 Agosto 2023

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La Trasfigurazione è una luce nuova sul mistero della vita nello spirito.
don Mauro

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TRASFIGURAZIONE

Si stava avvicinando il tempo della passione di Gesù. La sua morte sarebbe avvenuta in modo assolutamente scandaloso. La croce era il supplizio più infame, riservato ai condannati che non fossero cittadini romani e agli schiavi.

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Colui che ai suoi discepoli dice di essere il figlio di Dio, di essere la rivelazione del volto del Padre, che ha il potere di guarire e perfino di far risorgere i morti, come può morire su una croce come il peggiore dei delinquenti? Gli apostoli avevano bisogno di un segno che li aiutasse a capire. Il Maestro ne sceglie solo tre: Pietro, Giacomo e Giovanni. Permette ai loro occhi di vedere la sua gloria, in modo che possano sopportare la prova della croce.

In realtà sappiamo che tutti i discepoli fuggirono quando Gesù fu arrestato, che addirittura Pietro lo rinnegò tre volte, che stentarono a credere a chi annunciava loro la resurrezione del Crocifisso, finché non poterono vederlo coi loro occhi e anche toccarlo. Questo ci dà la misura di quanto l’esperienza della passione fosse stata terribile per tutti i seguaci del Cristo.

Solo la discesa dello Spirito Santo poté guarire la loro poca fede e far capire loro fino in fondo l’insegnamento di Gesù. Sicuramente una delle esperienze che tornarono alla memoria dei tre prescelti, fu proprio la Trasfigurazione. Il percorso di una vita di preghiera, comincia con la capacità di fare silenzio, ecco perché Gesù li porta su un monte lontano dalle distrazioni. La luce che traspare dalla sua figura umana è segno che la realtà che noi conosciamo nasconde qualcosa di molto più grande.

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Bisogna guardare oltre, non fermarsi all’apparenza. La luce divina è come uno squarcio nel tempo, una finestra sull’eternità, dove il passato, rappresentato da Mosè ed Elia, è sullo stesso piano del presente e del futuro. Pietro dà voce alla gioia travolgente dei tre uomini che capiscono di essere parte di un disegno che mette le radici in Dio stesso, origine di tutte le cose.

Ed infine l’esperienza del contatto col divino è qualcosa che non può essere in nessun modo descritta. Una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Come può la luce fare ombra? È evidente che questa apparente contraddizione vuole farci capire che siamo su un piano che supera qualunque esperienza che un uomo possa fare, che siamo abbagliati dal mistero.

Infatti i tre perdono i sensi, sopraffatti. Nel volgere di pochi istanti i tre apostoli hanno fatto l’esperienza che ogni mistico desidera fare. Tutto questo ci insegna che il mistero non si può comprendere, ma solo contemplare. Ci invita a non essere superficiali, ma a metterci in silenziosa adorazione.

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Mt 17, 1-9 | don Mauro Pozzi 121 kb 5 downloads

La Trasfigurazione è una luce nuova sul mistero della vita nello spirito. …