Paolo de Martino โ€“ Commento al Vangelo del 23 Luglio 2023

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Gli apostoli sono ancora imbevuti delle dottrine degli scribi e dei farisei. Per loro, Gesรน dice queste tre parabole.

Zizzania

La parabola della zizzania si trova solo in Matteo. La zizzania รจ una graminacea i cui grani nerastri sono tossici e hanno un effetto narcotizzante, molto simile al frumento, impossibile da distinguere finchรฉ non arriva la mietitura quando la differenza รจ chiara. Il rischio, poichรฉ le radici sโ€™intrecciano, รจ di sradicare con la zizzania anche il grano.

ยซLasciate che lโ€™una e lโ€™altro crescano insieme fino alla mietituraยป. Ovviamente Gesรน non vuole dare consigli di agronomia. Lasciatela la zizzania: il male e il bene devono crescere insieme. Verrebbe da dire: ma come โ€œlasciatelaโ€? Il male va tolto, estirpato! Cosโ€™รจ questa storia di lasciar crescere il grano con la gramigna? Bisogna purificare. Noi abbiamo sempre una violenta fretta di moralizzare e mettere a posto. Gesรน mette in guardia gli apostoli da quella tentazione, sempre presente in ogni comunitร  religiosa, di formare un gruppo di migliori o di puri. Dio non divide i buoni dai cattivi. Gesรน non vuole una comunitร  ristretta di โ€œpuri e duriโ€. Farisei, scribi e maestri della Legge erano davvero maestri in questo. La cosa si รจ ripetuta nei secoli: quanti fanatici difensori della fede hanno ucciso, condannato, fatto guerre per estirpare il male. Una religione che si ritenga superiore alle altre รจ una religione aggressiva e pericolosa perchรฉ ogni superioritร  crea inferioritร .

Benedetto XVI, durante lโ€™omelia nellโ€™inizio solenne del Pontificato, il 24 aprile 2005, disse: ยซNon รจ il potere che redime, ma lโ€™amore! Questo รจ il segno di Dio: Egli stesso รจ amore. Quante volte noi desidereremmo che Dio si mostrasse piรน forte. Che Egli colpisse duramente, sconfiggesse il male e creasse un mondo migliore. Tutte le ideologie del potere si giustificano cosรฌ, giustificano la distruzione di ciรฒ che si opporrebbe al progresso e alla liberazione dellโ€™umanitร . Noi soffriamo per la pazienza di Dio. E nondimeno abbiamo tutti bisogno della sua pazienza. Il Dio, che รจ divenuto agnello, ci dice che il mondo viene salvato dal Crocifisso e non dai crocifissori. Il mondo รจ redento dalla pazienza di Dio e distrutto dallโ€™impazienza degli uominiยป.

Gesรน non nega la necessitร  di separare il bene dal male, ma annuncia che non spetta agli uomini (per fortunaโ€ฆ) e neppure lo farร  lui. Non allontanerร  i peccatori, anzi li avvicinerร  e per loro avrร  unโ€™attenzione speciale. Non punterร  il dito, ma allungherร  la mano verso chi si sentirร  giudicato dai ben pensanti del tempo. Non si circonderร  di perfettini (ogni riferimento ai dodici รจ puramente voluto!). Amico lettore, supera la tentazione del giudizio, smettila di comportarti come i mietitori della parabola. Devi amare questa Chiesa, non quella dei tuoi sogni, quella in cui vivi, con cui ogni domenica spezzi il pane e ascolti la Parola.

La parabola racconta in fondo due modi di guardare: i servi vedono soprattutto il male; Il padrone, invece, fissa il suo sguardo sul bene. Ecco, Dio ci guarda cosรฌ: noi non siamo le nostre debolezze; non siamo creati a immagine del nemico, ma a immagine del Creatore; non coincidiamo con il nostro peccato, con le nostre fragilitร . Se non vediamo la luce in noi, non la vedremo in nessuno. Davanti a Dio il bene รจ piรน importante del male, una spiga di grano conta piรน di tutta la zizzania del campo. Amico lettore, il bene vale di piรน e il bene possibile domani รจ piรน importante del male di ieri.

Senape

Il regno di Dio รจ come un granello di senape. A noi non dice nulla, ma immagino la sorpresa di chi stava ascoltando. Il profeta Ezechiele immaginava il regno di Dio come un cedro, il re degli alberi. Insomma, lโ€™idea che i profeti e le persone avevano del regno di Dio era di qualcosa di grandioso, potente. E invece lโ€™immagine scelta da Gesรน รจ il granello di senape che, come sapevano i palestinesi di allora, cresce dappertutto. Eโ€™ un seme piccolissimo che sโ€™insinua tra le fessure delle case, sopra i tetti, per le strade. Gesรน sta dicendo innanzitutto che il regno di Dio puรฒ arrivare dove meno te lo aspetti. E poi รจ un arbusto che non attira lโ€™attenzione. Se non lo conosci, neppure te ne accorgi mentre cammini.

Il regno di Dio non รจ spettacolare, puรฒ anche non essere visto. Eโ€™ ancora una volta pacificante sapere che tutto ciรฒ che riguarda Dio allโ€™inizio รจ piccolo ma se gli dai spazio, se lo lasci crescere, รจ capace di riempire il mondo! Se guardiamo ciรฒ che siamo ci verrebbe da deprimerci ma se vediamo la potenza che ci abita, allora possiamo โ€œinfestareโ€ il mondo di amore. Occhio! Non รจ il granello di senape a salvare il mondo. Il mondo รจ giร  stato salvato, tranquilli. Mentre altri seminano morte, noi contadini del Regno, seminiamo buon grano: semi di veritร , pace, giustizia, sapendo che Dio stesso รจ allโ€™opera.

Gesรน, quando parla del granello di senape, sta anche parlando di sรฉ. Dietro la sua apparente piccolezza, si nasconde una grandezza inaudita. A noi il compito di accoglierla, di saper leggere in quellโ€™apparente debolezza la forza di Chi per amore รจ venuto per servire e non per essere servito.

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Bisogna avere davvero tanta speranza per cominciare qualsiasi cosa con poco! Curioso: le cose piรน insignificanti agli occhi degli uomini possono diventare talmente grandi da offrire a ogni uomo segni evidenti dellโ€™amore di Dio. Dodici ignoranti hanno iniziato a evangelizzare il mondo; una piccola contadina (Bernadette) di uno sperduto villaggio dei Pirenei (Lourdes) รจ diventata ambasciatrice dellโ€™amore di Maria; una minuta suora albanese (Madre Teresa) si รจ fatta piccola matita nelle mani di Dio per scrivere storie dโ€™amore fra le strade di Calcutta. A Betlemme, un insignificante villaggio della Giudea, Dio ha scelto di far nascere suo Figlio. Se solo avessimo la capacitร  di lasciarci stupire e meravigliare dai misteri che Dio attua ogni giorno nella vitaโ€ฆ

Lievito

Lโ€™attenzione di questa terza parabola รจ sullโ€™azione nascosta del lievito che fa fermentare tutta la pasta: per ottenere questo risultato, รจ sufficiente un poโ€™ di lievito. ยซIl regno dei cieli รจ simile al lievito, che una donna prese e mescolรฒ in tre misure di farina, finchรฉ non fu tutta lievitataยป. Tre staia di farina sono quasi mezzo quintale e il pane ricavato da questa quantitร  fornirebbe un pasto a piรน di cento persone. Vi รจ una sola donna, nella Bibbia, che abbia impastato tre staia di farina, Sara, moglie di Abramo, che secondo Gn 18,6 accoglie con questo banchetto i tre ospiti che le annunziano la nascita di Isacco, il figlio della promessa.

Le parabole della senape e del lievito leggono la storia del regno come un unico straordinario processo di crescita che dagli inizi piรน modesti, con Abramo e Sara, si svolge in forma ancora nascosta lungo tutto lโ€™Antico Testamento (la Legge, i Profeti) fino allโ€™attuale irradiamento ecclesiale, quando il regno assume delle proporzioni universali.

La senape, lโ€™infinitamente piccolo e il lievito, lโ€™infinitamente nascosto. Amico lettore, la vita non si cambia con sporadici atti eroici, ma attraverso piccoli gesti quotidiani che rendono la vita piรน umana, piรน vera. Il regno di Dio o cambia la realtร  da dentro oppure รจ unโ€™ideologia.
La bella notizia di questa domenica? Il mondo non ha bisogno di cristiani perfetti, ma di discepoli consapevoli del proprio limite, che attendono con passione al loro lavoro, amando questo mondo seminato a grano, consapevoli del limite che Dio riempie di tenerezza.

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