Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 21 Luglio 2023

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I discepoli non osservano il sabato perché stanno cogliendo e mangiando delle spighe. I Farisei chiedono spiegazioni a Gesù e lui riporta il sabato alla sua vera funzione di spazio da dedicare a Dio. La vera misura dell’osservanza del sabato, cioè del proprio rapporto con Dio, non è il culto con tutte le sue prescrizioni, ma la misericordia che si manifesta nelle opere d’amore verso i bisognosi. Onorare Dio non è in conflitto con i sogni dell’uomo.

La misericordia che si preoccupa della fame del prossimo è più importante del sacrificio, cioè dell’osservanza puramente letterale della legge del sabato. Il giorno dedicato al Signore deve essere un giorno di misericordia accolta e donata.

La parola misericordia significa avere il cuore nella miseria degli altri: la persona misericordiosa deve stare molto vicino alla sofferenza delle persone, deve identificarsi con loro. La parola sacrificio significa fare sì che una cosa sia consacrata: il sacrificio più gradito a Dio è mettersi al servizio dei fratelli per sollevarli dalla miseria.

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Per riflettere

Mi sento di sollevare gli altri dalla miseria? Rispetto i precetti della Chiesa come fini a se stessi o mi proietto sui bisogni degli altri?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi