Non avete letto? Chiede il Signore ai farisei che contestano il fatto che i suoi discepoli, camminando, raccolgono qualche chicco di grano in giorno di sabato, dove ogni lavoro è inopportuno. Non avete letto? Evidentemente no, o non hanno letto bene, o, peggio, hanno letto solo ciò che conveniva loro.
Come, capita, eccome se capita, facciamo anche noi, integerrimi avvocati difensori di Dio. Perché una norma drastica come quella del riposo sabbatico era nata da una ragione precisa e condivisibile: ricordare ai figli di Israele che erano finalmente liberi e non più schiavi, perché lo schiavo non riposa mai.
E il rispetto del sabato era un modo elegante per fare memoria di essere figli del gran Re, non servi di alcun padrone, mai. Ma, fatto salvo il concetto, nella Scrittura stessa erano previste le eccezioni, come il lavoro del sacerdote, come salvare una vita in pericolo. E non solo: la Scrittura racconta l’episodio di Davide, in fuga da Saul, che, violando la norma, consuma i pani sacri destinati ai sacerdoti, storia che Gesù conosce e ricorda (quanto amo questo Gesù che conosce la Bibbia!).
Non avete letto? No, evidentemente. Soprattutto perché non hanno letto (non abbiamo letto) l’essenziale, al di là delle regole: Dio vuole misericordia, non sacrifici, non sforzi, non penitenze. Il Dio di Gesù non è il Dio che impone le regole, che tormenta e indaga, che scruta e accusa, sempre pronto a segnare con la matita rossa ogni nostro errore.
Il nostro Dio non è morto in croce in nome della coerenza che tanto ci assilla quando guardiamo agli altri, è morto amando, è morto per amore, è morto per mostrare la misura del suo cuore e del suo bene. Il nostro Dio è compassionevole, conosce, accoglie, sempre. Usa misericordia. E la misericordia ascolta le ragioni prima di giudicare appellandosi a Dio.
E la misericordia non carica gli altri di pesi che noi per primi non vogliamo o sappiamo portare. E la misericordia non guarda mai con disprezzo o pensiero torto. Non avete letto?
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 12,1-8
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