Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 14 Luglio 2023

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Continua la lettura, in sequenza, del Vangelo di Marco.

Dopo averci invitato ad annunciare “ strada facendo “ e di averci insegnato che dobbiamo “ dare gratuitamente “ perché “ gratuitamente abbiamo ricevuto “, oggi Gesu’ ci dice, in sequenza, che             “ ci manda come pecore in mezzo ai lupi “, che “ dobbiamo guardarci dagli uomini “, che “ saremo odiati da tutti “.

Sta esagerando.

E’ già dura “ muoversi “, richiede un grande sforzo assumere “ la logica del gratuito “, ma “ farsi sbranare dai lupi “ e “ farsi odiare “ è davvero troppo.

Sembra quasi che Gesu’ non ci voglia bene.

In realtà cio’ che ci dice è la testimonianza diretta della sua vita, ma è anche cio’ che avviene nella società.

Chi oppone la mitezza alla violenza è aggredito perché viene percepito quale pericoloso.

Chi sa di stare nel giusto, chi dice la Verità, non ha infatti bisogno di essere aggressivo perché la Verità è forte di suo e vince sempre.

E questa Verità spaventa a morte il violento, l’aggressivo, il quale intuisce che il mite è diverso da un altro aggressivo come lui, perché mentre tra due aggressivi che si confrontano la spunta, comunque, un bugiardo, un prevaricatore, quando c’è di fronte un mite, reso tale dal testimoniare la Verità, è necessario aggredirlo con ancora piu’ forza, nella speranza, alla fine vana, di prevalere su di lui.

Se il mite, se la pecora, persevera, insiste e, saldo nella fede, continua per la sua strada, alla fine vincerà e sarà salvato.

Questa pagina è quindi rivolta  a tutti coloro i quali si sforzano, ogni giorno, pur prendendo atto che il mondo è contro di loro, a testimoniare la Verità, che è Gesu’ Cristo.

A costoro il Signore sta dicendo: non vi arrendete, confidate in me, perseverate perché io sono piu’ forte di tutto, anche della morte, come ho dimostrato con la mia Resurrezione.

Buona giornata e buona “ battaglia mite “ a tutti.