Le parole di Gesù aprono ad una bella comprensione del digiuno.
Il digiuno è la privazione volontaria di qualcosa per sentirne il vuoto… il desiderio… la mancanza. Il digiuno è “nostalgia” considerata nel suo senso letterale: dolore per il desiderio di un ritorno.
Così compreso, il digiuno può significare mettersi nelle condizioni di sentire il desiderio di pienezza. E così, posso fare un digiuno (alimentare o altra privazione) perché il mio corpo, sentendo il desiderio del cibo, mi possa ricordare che ho un altro desiderio da colmare, quello di Dio, il desiderio della pienezza di Dio. E difronte a questo desiderio di pienezza mi attivo per colmarlo… pregando, andando a messa, facendo opere di carità, perdonando, mettendo in atto, quindi, tutte quelle azioni che mi fanno incontrare Dio.
Il digiuno, inoltre, mi ricorda che nessuna relazione va data per scontato… non per vivere nella costante paura di un abbandono, ma per godersi ogni giorno la bellezza della presenza.
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 9,14-17
AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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