Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 6 Luglio 2023

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✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Mt 9,1-8

La guarigione del paralitico è uno dei grandi racconti di miracolo che punteggiano il ministero pubblico di Gesù. Si tratta di un simbolo in sé già potente ed esplicativo: un uomo riprende a camminare. Colui che è bloccato in un corpo rigido e ferito, che ha bisogno di altri per spostarsi da un luogo all’altro, è nuovamente abile e capace. Se il Vangelo venisse trasformato in un film di animazione, questa scena potrebbe essere muta, per commuoverci, per emozionarci, per farci sentire il gusto aspro della vita che ritorna e rinasce. È il segno fisico che parla e rende visibile la parola.

È un miracolo, ma che meraviglia contempliamo qui? Solo la possibilità restituita di camminare nel mondo? Forse vi è un’altra meraviglia ed è la rivoluzione invisibile che avviene nel profondo del cuore, dove s’annidano gli egoismi che corazzano le vulnerabilità, le piccole grandi rabbie che mascherano le paure, le viltà che incipriano gli sbagli commessi. Ecco la meraviglia! La parola di perdono pronunciata da Gesù libera l’uomo steso sul suo lettino, gli permette una vita più autentica, senza corazze, maschere e trucchi.

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La guarigione delle gambe, in fondo, è ben poca cosa…

Diego Mattei SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato