✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 8,28-34
“ Che cosa abbiamo in comune con te, Figlio di Dio? “
Chi è che prorompe in questo grido?
Due indemoniati.
E’ un’importante indicazione: pensa di “ non aver nulla in comune “ con Dio chi è indemoniato, chi è preda del diavolo.
E’ lo specchio fedele della realtà di oggi: in tantissimi pensano di stare bene senza Dio.
La conseguenza?
L’aumento a dismisura di gesti fuori controllo, di aggressività, di violenze.
Chi, infatti, è preda del delirio del sé, della convinzione dello bastare a sé stesso, taglia il cordone ombelicale con la sua essenza, quella di Figlio Amato.
Chi non sperimenta l’amore, inevitabilmente, vive da “ indemoniato “.
Solo chi, con umiltà, riconosce di essere “ indemoniato “, puo’ prendere la coraggiosa decisione di intraprendere un cammino di conversione, consentendo a Dio, a mano a mano, di scacciare i demoni che lo tengono prigioniero.
Nella versione degli evangelisti Luca ( 8, 35 ) e Marco ( 5, 15 ) dello stesso passo si legge che l’indemoniato, dopo che Gesu’ aveva scacciato i demoni da lui, era “ sano di mente “.
Ecco a cosa porta consentire a Dio di tornare ad abitarci: a ritrovare quella “ sanità mentale “ che avevamo perso.
Ci sarà un problema, però: gli altri non ci riconosceranno piu’.
Sempre nei due testi paralleli citati si legge che gli uomini, alla vista dell’ex. indemoniato, ormai “ sano di mente “, ebbero paura.
Perchè?
Perchè chi è sano, chi è lucido, chi si fa guidare da Dio e non dal demonio, non si fa sviare, non si fa manipolare.
La nostra società di persone cosi’ NON NE VUOLE perché non si adeguano al “ cosi’ fan tutti “ e non sono controllabili.
L’invito di oggi è quindi: consenti a Dio di entrare in te, permettergli di scacciare quei demoni che ti hanno reso “ furioso “ e, pertanto, incapace di fare scelte per il tuo bene.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.