Missionari della Via – Commento alle letture di domenica 2 Luglio 2023

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Pace e bene a tutti, questa domenica, a conclusione del mandato missionario, soffermiamoci sul riscoprire che possiamo accogliere il Signore accogliendo i suoi discepoli e, allargando, accogliendo tutti, specie i poveri e i bisognosi…
Che il buon Dio ci doni occhi per vedere e cuore per amare!

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Gesù ci parla di priorità. È un nostro grande problema, che è collegato  al senso delle proporzioni. Non sappiamo infatti capire quale valore  dare alle cose e a quale livello è sano collocarle. Se prendiamo l’esempio  dei genitori è classico. Molti, anche quando formano una famiglia,  spesso per i legami che hanno acquisito nell’infanzia, non riescono a  comprendere che il proprio nucleo familiare nuovo, di sposi, viene  prima dei rapporti con mamma e papà. Questo non vuol dire voler  meno bene ma collocare quel bene in una giusta priorità! «Sarebbe  sbagliatissimo pensare che l’amore per Cristo entri in concorrenza con  i vari amori umani: per i genitori, il coniuge, i figli e i fratelli. Cristo non  è un “rivale in amore” di nessuno e non è geloso di nessuno… L’amore  per Cristo non esclude gli altri amori, ma li ordina. Anzi, è colui nel quale  ogni genuino amore trova il suo fondamento e il suo sostegno e la  grazia necessaria per essere vissuto fino in fondo» (card. R.  Cantalamessa).  

Questo ordine che Gesù vuole creare ha anche a che fare con l’avere un  buon senso delle proporzioni. Spesso, infatti, ritenendoci “infallibili”, non ci facciamo accompagnare, non prestiamo ascolto! Ciò non aiuta  ad avere il senso della realtà accompagnato dalla necessaria  propensione al discernimento. Perciò spesso scambiamo i valori delle  cose; non riusciamo, dentro noi stessi, a fare delle scelte consapevoli e  mature. In proporzione, qual è la cosa più importante? Quanti non  riescono ad essere saldi nelle cose in cui credono e vivono sballottati  da pensieri e impegni inutili! Accogliere Gesù invece significa dare una  priorità, stabilire delle sane proporzioni!  

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Questo preambolo serve a introdurci alle parole di Gesù che, infatti,  invitano a stabilire delle priorità anche rispetto al senso che diamo alla  nostra vita e a dove dirigiamo i nostri passi. Faremo alcuni esempi di  sproporzione. Alcune volte siamo così conservatori che per non  sbagliare non facciamo nulla, per la paura di soffrire rimaniamo  immobili. Non scegliamo, e questa è già una scelta! Non riusciamo a  dare priorità alle cose fondamentali e fondative per la nostra vita perché  viviamo nella paura. Quest’ultima è la modalità con la quale ci  inganniamo; la paura, infatti, fa leggere tutto con un’ottica negativa e  pessimista.

Altre volte, il Signore ci mette accanto delle sentinelle,  anche nella nostra patria, vicine a noi, eppure noi cerchiamo santoni qui e lì che ci dicano cosa fare della nostra vita, non diventiamo  responsabili, dunque maturi. Disprezziamo perciò la profezia vera: non  accogliamo i profeti perché cerchiamo persone che ci facciamo  “sguazzare nel nostro brodo”. Altre volte è alla carità che non diamo il  giusto valore, nonostante Gesù ci abbia detto che ai suoi occhi l’amore viene prima.

Il bicchiere di acqua fresca non va portato necessariamente  per chilometri e con grande ed eroica fatica, in una landa africana o al  raduno dei poveri nelle mense Caritas, ma potrebbe ristorare il vicino di  casa. Se invece ho gli occhi rivolti a fantasticare e sono poco attento alla  realtà, cioè alla presenza concreta di Cristo nella mia vita, sbaglierò le  proporzioni, non riconoscendo Dio presente qui vicino, fantasticando di  trovarlo chissà dove. Una volta, una donna fece un gesto che mi fece  capire che aveva riconosciuto la presenza di Gesù.

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Una sua vicina era  tornata dall’ospedale dopo aver partorito. Lei fece tante piccole  vaschette di cibo pronto da congelare per una settimana, pensando e  riconoscendo che questo pensiero avrebbe alleggerito la sua vicina di  casa. Quando bussò alla sua porta, la giovane con il bimbo in braccio,  si commosse! Non erano amiche, aveva semplicemente riconosciuto  Gesù bisognoso in lei. Questo è essere cristiani, essere presenti nel  reale!  

Scommettiamo dunque sulle parole di Gesù, diamo le giuste priorità,  facciamoci accompagnare per discernere e ascoltiamo Gesù che ci invita  a metterlo al primo posto realmente: prima di figli e famiglia, prima  della nostra stessa vita. Infatti, facendo ciò, non sminuiremo né perderemo tutto, ma quando Dio sarà al suo posto, tutto verrà collocato  al posto giusto, che lo valorizza. Ciò genera felicità e ci rende portatori  presenti dello Spirito Santo. 

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Mt 10,37-42 – Missionari della Via 428 kb 5 downloads

Carità e verità sono l’essenza stessa di Dio. Sono dunque inseparabili. Infatti…

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