don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 24 Giugno 2023

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Il Battista è l’unico personaggio di cui ricordiamo la nascita e la morte. È il precursore della fede, colui che ha sentito Gesù sin dal grembo e gioisce, ed è il suo primo martire. 

Che Giovanni Battista fosse grande lo si capisce da subito: Zaccaria riceve la visita dell’angelo mentre stava svolgendo le funzioni sacerdotali nel tempio. L?angelo dice a Zaccaria di non temere, ma egli resta turbato. Avviene che data la sua incredulità benché fosse un sacerdote, l’angelo lo rende muto fino alla nascita del bambino. 

È interessante notare che la lingua gli si sciolga mentre deve affermare la volontà di Dio: “Giovanni è il suo nome”, cioè “dono di Dio” o anche “Dio esaudisce”.

In effetti è così: è servito del tempo a Zaccaria per capire che Dio esaudisce le nostre preghiere e i nostri atti di incredulità che Egli possa compiere meraviglie ci portano a sentirci superiori a Dio. In questo atto ci dimentichiamo di tacere e di metterci in ascolto. Dire sempre la nostra è un atto democratico, ma saper fare silenzio e lasciare fare a Dio è un atto di fede.

  • Cosa chiedi al Signore per cui non riesci a vederne la sua opera? Riesci a tacere e lasciarti meravigliare dal Signore anche per le piccole cose?

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