Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 24 Giugno 2023

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L’aurora ci permette di intuire come sarà la giornata, di capire se splenderà il sole. Così la venuta del Battista, unico santo di cui festeggiamo la nascita, lascia già intuire tutta la meraviglia che accompagnerà la sua predicazione e la sua opera in preparazione alla venuta del Messia. Grandissimo Giovanni, il più grande fra i nati di donna, dirà il Signore, uomo della coerenza e dell’ascesi, che vivrà sulla sua pelle la contraddizione di un mondo che finisce per aprirsi al nuovo.

Ultimo fra i profeti, il più grande, voce nel deserto della appassita fede di Israele, minuscolo profeta perso fra i rovi, con la pelle arroventata dal sole e dal vento, coerente e ruvido, finanche insopportabile nella sua urticante predicazione, non classificabile, non manipolabile, attirerà le folle che abbandoneranno i fasti del rinato tempio per ascoltare le sferzate di una Parola autentica. Perché non ci sono sufficienti i templi rinati (e le chiese), e le grandi celebrazioni, e le appartenenze a gruppi religiosi, i sadducei e i farisei o gli esseni allora, i movimenti e i gruppi, oggi.

Ci servono testimoni credibili, credenti credibili che dicono di Dio e lo vivono. Non coerenti e arroganti, non saccenti uomini del sacro chiusi nella loro sacrestia interiore, ma uomini e donne di Dio, innamorati, liberi, veri, come è stato il grande Giovanni. Giovanni il martire, ucciso per la sua coerenza, spazzato via dalla meschina logica del mondo, affronterà anch’esso il dubbio della fede davanti ad un Messia così diverso da come se lo era immaginato. Perché così è Dio, stupisce.

Finanche i profeti. Che questo giorno susciti in noi la nostalgia pungente della profezia, che lo Spirito, che sempre opera ed agisce, ci conceda la grazia di riconoscere i tanti profeti che ancora si nascondono nelle nostre città, che ci aiuti a leggere la storia e le vicende alla luce di Dio, per riconoscerne l’incessante azione, l’ostinata compassione, la travolgente passione che lo fa operare attraverso i suoi figli.

✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Lc 1,57-66.80

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