โLo stile cooperativo per lo sviluppo dellโagricolturaโ
12 Novembre 2023
Lโinsegnamento biblico suggerisce il principio della fraternitร quale paradigma capace di illuminare ogni attivitร umana, agricoltura compresa: il mandato di coltivare e custodire la terra (cf Gn 2,15) coinvolge lโumanitร a livello personale, familiare e in ogni forma di collaborazione con gli altri. NellโEnciclicaย Fratelliย tutti, Papa Francesco non solo rilegge la parabola del Buon Samaritano per aiutarci a riscoprire il senso dellโessere fratelli, ma muove dalla domanda rivolta a Caino ยซDovโรจ Abele, tuo fratello?ยป (Gn 4,9) per aiutarci a ยซraccogliere uno sfondo di secoliยป in cui la Parola ci invita alla fraternitร e ci abilita ยซa creare una cultura diversa, che orienti a superare le inimicizie e a prenderci cura gli uni degli altriยป (Fratelli tutti, n. 57).
Anche nellโesperienza del lavoro siamo chiamati a creare quello stile che non ci fa sentire concorrenti, ma fratelli, cosรฌ come ad esempio ha fatto san Paolo con Aquila e Priscilla: erano fabbricanti di tende, uniti dalla stessa fede, e a Corinto vanno a stare nella stessa abitazione, ottimizzando certamente anche la loro attivitร (cf At 18, 1-4).
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Lo stile cooperativo propone un modello dโimpresa nel quale la comunitร รจ un bene per tutti, cosรฌ come suggerisce la Dottrina Sociale della Chiesa: ยซI componenti dellโimpresa devono essere consapevoli che la comunitร nella quale operano rappresenta un bene per tutti e non una struttura che permette di soddisfare esclusivamente gli interessi personali di qualcuno. Solo tale consapevolezza permette di giungere alla costruzione di unโeconomia veramente al servizio dellโuomo e di elaborare un progetto di reale cooperazione tra le parti sociali.ย Un esempio molto importante e significativo nella direzione indicata proviene dallโattivitร che puรฒ riferirsi alle imprese cooperative, alle piccole e medie imprese, alle aziende artigianali e a quelle agricole a dimensione familiare. La dottrina sociale ha sottolineato il contributo che esse offrono alla valorizzazione del lavoro, alla crescita del senso di responsabilitร personale e sociale, alla vita democratica, ai valori umani utili al progresso del mercato e della societร ยป (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 339).
Le semplificazioni di unโeconomia che vede tutto come competizione hanno portato talvolta a pensare che esista solo il modello di impresa privato contrapposto a quello pubblico. Nel nostro Paese lโagricoltura familiare ha conosciuto unย boomย nel secondo dopoguerra grazie alla riforma agraria, portando i lavoratori, soprattutto in alcuni territori, a sentirsi corresponsabili dello sviluppo economico che ha favorito tutti, non poche volte scegliendo di mettere in atto lo stile cooperativo. Anche grazie al contributo del mondo cattolico, tale stile รจ divenuto una componente fondamentale del sistema produttivo e di primaria importanza per lโagroalimentare italiano. Certo, non sono mancati problemi, soprattutto quando alcuni hanno utilizzato per il proprio profitto lโimpresa cooperativa, e non hanno riconosciuto i diritti fondamentali ai loro soci: la vera cooperazione non ha nulla a che vedere con lo sfruttamento lavorativo, bensรฌ potrebbe essere un volano di inclusione di chi รจ piรน debole.
Le imprese cooperative del settore agroalimentare, mettendo insieme le loro risorse, possono essere altresรฌ attive nei campi dellโinnovazione e dello sviluppo per promuovere nuovi processi produttivi, collaborando con centri di ricerca pubblici e privati e avendo cura di certificare sempre di piรน i loro prodotti e immetterli sul mercato. In questo modo esse possono promuovere la rigenerazione economica nel settore agricolo e, allo stesso tempo, coltivare insieme un rapporto diretto con i consumatori finali. Tale vicinanza tra produttori e consumatori, che puรฒ trarre forza dallo stile cooperativo, รจ un guadagno sociale e alimentare, oltre che economico, perchรฉ aumenta sia la fiducia nelle relazioni sia la qualitร del cibo. Il modello cooperativo sviluppa uno stile dโimpresa come ยซsocietร di personeยป e non solo di capitali (cfย Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, n. 338), democratica e inclusiva, dove tutti hanno pari dignitร : favorisce la crescita di tutti i soci e dei membri della comunitร in cui opera. Educa a lavorare insieme per realizzare il bene comune e promuove la consapevolezza che ogni persona รจ dono. Essa puรฒ permettere di tenere unito quel capitale umano che consente alle aree piรน disagiate e interne del Paese di guardare con speranza al futuro.
Il principio della fraternitร in agricoltura รจ ancora piรน necessario nel contesto storico attuale, nel quale la cura condivisa del territorio, soprattutto di quello rurale come avveniva nel passato, puรฒ prevenire disastri idrogeologici e puรฒ facilitare un uso condiviso di beni come le risorse idriche, soprattutto nei periodi sempre piรน frequenti di siccitร . Di fronte ai cambiamenti climatici, azioni condivise, sostenute anche dallo stile cooperativo, permettono di mettere in atto unโopera formativa che affronti insieme, superando ogni tentazione egoistica, i disagi sempre piรน frequenti causati dalle calamitร naturali.
La Giornata del Ringraziamento diventa occasione per lodare il Signore per il dono del fratello che condivide il nostro stesso lavoro, permettendo di vivere lโesperienza di comunitร nellโattivitร agricola, non solo a livello familiare e aziendale, ma anche nello stile cooperativo. Ci consente di riflettere anche sul suo senso, che puรฒ creare opportunitร di condivisione, e puรฒ far sรฌ che i territori rurali, soprattutto nelle aree interne, siano rigenerati e ripopolati. In questo tempo di Cammino sinodale, ascoltarsi e fare discernimento sullo stile con cui viviamo il nostro lavoro puรฒ aprire a percorsi capaci di farci riscoprire la cooperazione.
Siamo cooperatori nella creazione e, quindi, cooperiamo tra di noi. Impegniamoci a gestire lโacqua, la terra e lโenergia in modo fraterno. Educhiamoci a condividere gli strumenti dellโagricoltura, a pensarci in connessione con la vocazione agricola dei territori, ad accogliere il lavoro come una chiamata a sfamare i popoli della terra. ยซNessuno si salva da soloยป, ci ricorda laย Fratelli tutti, e ยซci si puรฒ salvare unicamente insiemeยป (n. 32): non si tratta di un insegnamento valido solo per il tempo della pandemia, ma รจ unโacquisizione di cui dovremmo fare sempre tesoro. ร unโopportunitร per sentirci corresponsabili del mandato di prenderci cura della casa comune ed essere custodi dei nostri fratelli.
Roma, 28 maggio 2023
Solennitร di Pentecoste
La Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace
Fonte
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