Nel calendario liturgico, la prima domenica che cade nel tempo ordinario dopo Pentecoste, รจ dedicata alla solennitร della Santissima Trinitร . Dopo aver celebrato la Pasqua di morte e resurrezione del Figlio, asceso al cielo, con lโeffusione dello Spirito Santo sulla Chiesa, oggi siamo invitati ad elevare il nostro sguardo contemplativo nel mistero stesso di Dio. Gesรน, venuto in mezzo a noi, ha rivelato pienamente lโidentitร di questo Dio uno, in tre persone uguali e distinte, che sono comunione perfetta.
Si tratta di un mistero che supera infinitamente la capacitร umana di razionalizzare e di comprendere, quello di unโunica sostanza divina, che esiste in tre persone, il Padre, il Figlio e lo Spirito. Facendo eco alle parole del prologo del Vangelo di san Giovanni, noi sappiamo bene che โDio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che รจ Dio ed รจ nel seno del Padre, รจ lui che lo ha rivelatoโ (Gv 1,18).
Ed, infatti ,รจ proprio la rivelazione piena di Gesรน, il Figlio venuto nel mondo, la chiave che permette allโuomo di entrare con fede in questo oceano di luce. Attraverso la porta della fede, non si ha la comprensione piena del mistero, ma ci si puรฒ invece immergere in esso, sperimentandone la presenza e soprattutto lโazione efficace nellโamore per noi. Nella pagina evangelica proposta per la solennitร odierna, tratta dal bellissimo dialogo tra Gesรน e Nicodemo, questo sincero cercatore di Dio, che occupa il capitolo terzo del Vangelo di Giovanni, emerge con chiarezza il senso della rivelazione di Gesรน. Dio รจ amore sovrabbondante, che non puรฒ e non vuole rimanere chiuso in se stesso, ma come un Padre senza riserve nei confronti dellโumanitร si dona in modo cosรฌ estremo da aver sacrificato per essa suo Figlio.
Chi si immerge nellโoceano divino con fede sincera, non solo puรฒ conoscere questโamore, ma addirittura condivide la stessa compagnia dellโAmante, lโAmato e lโAmore, ossia quella eternitร senza tramonto, che consiste nel godere della sua presenza per sempre e che si chiama vita eterna. In questo si compie la vera realizzazione dellโuomo, creato per lodare, amare e servire Dio per sempre.
La Trinitร , dunque, รจ la fonte da cui proveniamo, essendo stati creati dal nulla per un impeto dโamore sovrabbondante, perchรฉ โ ci fa bene ricordarlo qualche volta! โ Dio non doveva creare il mondo e lโuomo necessariamente, essendo giร pienamente realizzato in se stesso. Ed รจ anche la mรจta finale a cui aspiriamo, essendo esseri che anelano alla pienezza della vita e della felicitร , che Cristo รจ venuto a rivelarci e che sappiamo coincidere con lโabbraccio amorevole del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo che ci attirano e ci attendono, per riempirci della loro presenza luminosa per lโeternitร .