La festa della Visitazione si celebra alla fine del mese mariano. Il calendario liturgico segue la narrazione evangelica che colloca la Visitazione entro i tre mesi fra l’Annunciazione e la nascita di Giovanni il Battista.
In questo racconto colpiscono la tenerezza e la forza di queste due donne e la condivisione profonda dell’esperienza che stanno vivendo. Possiamo immaginare che sia proprio il desiderio di condivisione che fa mettere Maria in cammino. L’intesa immediata sperimentata nel saluto diventa per Elisabetta lo spazio per il riconoscimento di questa nuova presenza di Dio nella storia.
L’incontro fa sussultare il bambino nel grembo ed è l’occasione del gioios e potente annuncio ispirato ad Elisabetta dallo Spirito. Tutto questo rende possibile, nelle parole del Magnificat, la condivisione di un sogno: la promessa di un mondo dove l’ordine delle cose viene ristabilito, il potere dei forti messo in discussione, la misericordia di Dio sperimentata di generazione in generazione.
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In questa festa contempliamo il reciproco scambio di gioia e consolazione di Maria ed Elisabetta ed il grande respiro delle loro parole fa entrare anche noi in questa circolarità. Scegliamo, come Maria, di restare un po’ di tempo in questa dimensione per trarne tutta la dolcezza e la forza necessarie per il nostro cammino.
Per riflettere
In quali occasioni la voglia di condividere ti ha fatto mettere in cammino? Che cosa ti impedisce di vivere la dimensione della gioia? Per quali opere nella tua vita oggi puoi magnificare il Signore?
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Lc 1,39-56
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi