✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Gv 17,11-19
Il vangelo di Giovanni contiene la grande preghiera di Gesù, la preghiera che Gesù ha rivolto al Padre durante l’ultima cena, una preghiera in cui Gesù pensa soprattutto a noi, alla sua chiesa, alla comunità formata da tutti i suoi discepoli di ogni nazione, di ogni genere e di ogni epoca. Per certi versi è una preghiera triste, perché Gesù è consapevole di tutte le difficoltà che abbiamo affrontato nella vita e di quelle che ancora sono di fronte a noi. Ma la triste consapevolezza della presenza della sofferenza è superata da una promessa immensamente più grande: Ma ora io vengo a te, perché abbiano in sé stessi la pienezza della mia gioia. Gesù ci ha chiamati ad essere suoi discepoli per donarci la sua gioia, una gioia profonda, interiore, che non nasce dal divertimento, ma dall’essere consacrati nella verità. Questa è una promessa che comporta anche la nostra responsabilità; infatti, siamo spesso messi alla prova da molte situazioni negative che ci spingono ad essere tristi, scoraggiati, ma se noi mettiamo la nostra gioia nella verità, e ci consacriamo alla verità, noi troveremo nella verità la nostra pace e la nostra gioia.
Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano
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