don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo 21 Maggio 2023

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Siamo spaventati dal vuoto, dall’assenza, dalla mancanza, eppure il vuoto, l’assenza e la mancanza non sono per forza qualcosa di negativo. A volte sono lo spazio dentro cui può entrare il Signore.

La festa di oggi ne è forse la forma più evidente. L’Ascensione non è un sforzo di fantasia nell’immaginarci in che modo Gesù sia salito al cielo, ma è la condizione affinché possa accadere la Pentecoste, il dono dello Spirito.

Gesù (l’eterno Presente) crea un’assenza, lascia un vuoto nei suoi discepoli, ed è proprio lì che può entrare lo Spirito. A noi, invece, l’esperienza di un’assenza o di un vuoto non piace perché ci fa sentire terribilmente precari, fragili. Vorremmo sempre certezze. Ma la certezza che ci dà la fede non è come quella del mondo.

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La certezza che ci dà Gesù, ad esempio, non è “sapere” (come andrà a finire) o “avere” (cose, o persone). Gesù ci dona la certezza di “essere”. Se tu sai chi sei, non hai bisogno di avere altre certezze.

Se hai smarrito chi sei, ricerchi continuamente certezze. Ma quando perdi tutte le certezze, allora sei nella condizione giusta per ricevere lo Spirito, a patto però che smetti di fissare il vuoto (dentro di te o intorno a te) e cominci a pregare: “Vieni Santo Spirito”.

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Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.
È strano che proprio nel giorno in cui facciamo memoria della partenza di Gesù, il Vangelo ci suggerisce queste parole. Andare via e promettere di restare sempre. Ma in realtà non c’è contraddizione perché chi ama sa bene che ad un certo punto proprio in virtù dell’amore bisogna andare via, cioè liberare l’altro da noi stessi, dargli la possibilità di diventare se stesso. Ma non viene meno l’amore, non viene meno una relazione. Il padre o la madre che lasciano la mano al figlio per permettergli di camminare con le proprie gambe non lo stanno abbandonando ma stanno offrendo a lui una presenza diversa. Ci sono attraverso la fiducia di quella mano lasciata. Anche Gesù fa così. Ci lascia la mano ma non viene meno al Suo Amore. È presente ma non invadente. Questa presenza efficace e discreta è la Presenza dello Spirito. Ma aspettiamo Pentecoste per dire qualcos’altro su di Lui.
Intanto buona Ascensione.


✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 28,16-20
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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