Il brano è un frammento del discorso che Gesù ha fatto nell’Ultima cena. Gesù parla dello Spirito Santo: il Padre vi darà lo Spirito perché rimanga con voi, per sempre. Questo Spirito sarà presso di voi, sarà in voi; io stesso verrò da voi; voi sarete in me, io in voi; non sarete mai orfani.
Il mondo non vede questo “Spirito di Dio”, perché non lo conosce, ma potrà capire quanto è utile e prezioso nella stessa “consolazione” che i discepoli vivranno, curando chi soffre di più, come gli ammalati lasciati soli o i carcerati. Ciò che maggiormente colpisce di questa pagina evangelica è questa parola, così umile: “Se mi amate”. Non dice: dovete amarmi, è vostro preciso dovere, oppure: guai a voi se non mi amate. Ma piuttosto: “Se mi amate, osserverete…” cioè sarete cristiani non per obbligo, ma per forza interna.
Si deve vedere che si è capaci di amare, si deve riconoscere, nei cristiani di oggi, lo stile di Gesù, che il Vangelo ogni domenica ci propone. Noi viviamo una vita ricevuta da altri e ci realizziamo solo se viviamo ‘per’ qualcuno.
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Se viviamo amando, tutti vedranno il cristiano che “profuma di Vangelo” e riconosceranno Dio Padre nostro; solo così Lui sì “manifesterà a tutti”!
FONTE: Missio Italia
Commento a cura di don Valerio Bersano Segretario Nazionale Missio Ragazzi.
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