✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Gv 15,9-11
Possiamo farci la domanda “come si fa a rimanere in questo amore?”, ma anche chiederci “di che amore si tratta?”. «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi». Per prima cosa, allora, significa lasciarsi amare, così come siamo, con i nostri pregi e i nostri limiti, entrando in questa relazione d’amore tra Padre e Figlio, nello Spirito.
Però poi non possiamo accontentarci o soltanto gongolare di questo amore “immeritato”: siamo chiamati anche noi ad amare come Gesù ci ama. A partire dalla nostra esperienza possiamo provare ad accogliere l’altro per quello che è e non per come vorremmo che fosse, senza giudizi o pregiudizi. E poi metterci al servizio dei fratelli e delle sorelle che incontriamo nel nostro quotidiano, chiunque essi siano.
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Questo significa anche cercare di uscire da sé, distaccarsi dalle proprie sicurezze umane, dalle comodità mondane, per aprirsi agli altri, specialmente di chi ha più bisogno. Significa mettersi a disposizione, con ciò che siamo e ciò che abbiamo, per poter amare non a parole ma con i fatti. Solo allora la nostra gioia sarà piena, perché gioia del Signore in noi con gli altri.
Valentina Dovico s.a.
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato