In questa Domenica la Chiesa ci ripropone, insieme, i testi che abbiamo letto, divisi, durante la scorsa settimana Mercoledi’ ( Gv 14, 6-14 ) e Venerdi’ ( Gv 14, 1-6 ).
Vuole quindi invitare coloro i quali “ hanno già seguito gli appuntamenti feriali “ a “ soffermarsi ulteriormente “ sul testo e, al contempo, dare l’occasione “ di recuperare “ a chi “ si è perso “ le “ puntate della settimana “.
“ Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto. Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via “.
Questa frase dovrebbe già eliminare tutti i “ turbamenti del nostro cuore “.
Gesu’ ci ha detto o, meglio, mi ha detto, che è pronta, per me, proprio per me, una dimora in cielo e che Lui, proprio Lui, è andato a prepararmela e che Lui, proprio Lui, tornerà a prendermi per condurmi ivi.
L’Eternità , per un cristiano, dovrebbe essere la “ meta più ambita “, l’unico vero fine della sua esistenza.
Sapere che è pronta una “ dimora eterna “ dovrebbe quindi dare gioia ed eliminare ogni turbamento.
Ma noi uomini siamo tutti un po’ come Tommaso e ci chiediamo: “ Signore, non sappiamo dove vai, come possiamo conoscere la via? “
Ci diciamo, però, una bugia, perché NOI LO SAPPIAMO dove Cristo è andato.
E’ andato al Padre dopo la sua Resurrezione e, avendoci redenti con il suo sangue, ha reso possibile la preparazione delle “ molte dimore “ .
La “ strada “ per andare insieme a Lui alla “ nostra dimora “ è quindi la stessa che ha percorso Lui.
Lui ha indicato la VIA, che è scritta nel Vangelo, ha detto la VERITA’, che è “ la morte non ha l’ultima parola “, ha dato la VITA affinché fossimo redenti e, quindi, pronti per l’Eternità .
Per raggiungere la dimora preparata per noi ci basta una sola cosa: CREDERE IN LUI, credere che Lui è nel Padre ed il Padre è in Lui.
Ma cosa significa, concretamente, credere in Cristo?
Seguire la VIA da Lui indicata e, quindi, incarnare, nella propria vita, il Vangelo, ponendo in essere tutte le nostre scelte a partire da esso, dire la VERITA’ a tutti, e, quindi, annunciare ovunque Cristo Redentore e Salvatore, dare la VITA per Lui, cioè non cedere mai alla nostra missione di testimoni credibili del Vangelo anche di fronte alle persecuzioni, alle derisioni di cui saremo vittime.
Gesu’ è venuto, è morto per me, mi ha rassicurato sul fatto che è andato a prepararmi una dimora e che tornerà a prendermi per condurmi ivi.
Mi chiede solo una cosa: di continuare la sua missione.
Lui mi ha dato gli strumenti, mi ha indicato la via: sta adesso a me percorrerla e porre in essere “ opere piu’ grandi delle sue “.
Il tutto nell’attesa, alla fine del mio percorso, di essere da Lui raggiunto per esser condotto alla dimora preparatami per l’Eternità .
La desidero quella dimora?
Questa è la domanda che devo farmi oggi.
Per rispondermi devo valutare con attenzione me stesso: seguo la via di Cristo, proclamo e vivo la sua Verità , dono la mia vita?
Buona giornata e buona riflessione a tutti.