Signore, oggi è un difficile stare tranquillo, anzi è quasi è impossibile ..guarda come gira il mondo.. ma tu mi sproni a ricercare quella pace necessaria per arrivare nel posto che mi hai preparato. Un posto col mio nome. L’hai preparato per me e per ognuno di noi. Come farò ad arrivarci? Non sò dove sei andato e come pensi che possa raggiungerti senza perplessità? Ecco qua, ho fatto nuovamente il Tommaso di turno al quale rispondi: Io sono la Via la Verità e la Vita! Che bellissima risposta!
Se seguirò la tua via troverò la verità e avrò la vita eterna! Fidarmi, questo mi chiedi. E hai fatto in modo che possa farlo. Non hai lasciato niente al caso. Non solo hai preparato un posto ma hai pure predisposto tutto il necessario perché potessi occuparlo. Quando sei venuto sulla terra hai cominciato da zero, certo ti eri fatto annunciare, ma il grosso l’hai fatto tu. Agli Apostoli tuoi diretti successori furono affiancati sette uomini di buona volontà che potessero servire là dove essi non riuscivano. E così con la diversità dei carismi, la Chiesa si espandeva e la Parola fruttificava..Ma non è anche la storia odierna?
Oggi ci ritroviamo nella Chiesa, questo corpo che annuncia e che prosegue, o dovrebbe, l’opera che hai cominciato. La Chiesa, guidata dal successore di Pietro, (il Papa) e degli Apostoli, (i Vescovi), con l’aiuto dei Presbiteri che spezzano il pane e dei Diaconi servitori della parola, cresce e cammina lungo la via che è Cristo Gesù per scoprire la Verità e abitare nella vita vera. Nella prima lettura, possiamo scorgere l’istituzione del ministero del diaconato, necessario per bisogni della comunità cui la stessa provvede eleggendo i “sette”.
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Oggi come allora con l’imposizione delle mani, i Diaconi ricevono il dono dello Spirito Santo, che li rende idonei al ministero. E’ la Chiesa la quale con la varietà dei propri carismi, cresce e si rinnova. Domenica scorsa si è pregato per le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Oggi voglio invitarvi a pregare anche per le vocazioni al diaconato, quello cosiddetto “permanente”. Non è un complemento nè un ripiego del Presbiterato tantomeno un “chierichettaggio adulto”, ma un ministero ordinato che pone al servizio della Parola e della Carità.
Sono diacono, e non dimentico quando il Vescovo mi ha imposto le mani donandomi la forza e i doni dello Spirito Santo così come ricordo quel che mi ha detto consegnandomi il Vangelo: “Ricevi il Vangelo di Cristo del quale sei divenuto l’annunciatore: credi sempre ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni”.
Rispondendo positivamente alla chiamata, anche se servendo Dio già nell’ amore coniugale e nella propria famiglia, potremo contribuire, proclamando e vivendo la Parola, ad indicare e percorrere ai e con i Fratelli la Via per raggiungere quel posto preparato ad ognuno di noi nel suo Regno.
Chi è Fabrizio Giannini-Diacono
Fabrizio (Assisitente diocesano dell’ Apostolato del Mare) è diacono permanente dal 2015, faceva il comandante sulle navi ed ora lo è sulla piattaforma petrolifera a Civitavecchia. Cerca di coniugare vita familiare (Moglie una Figlia di 28 anni ed un Angelo in cielo che aveva 7 anni) e di ministero nel migliore dei modi e crede che questo sia uno di quelli per portare la parola di Dio a tutti i fratelli.
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