don Claudio Doglio – Commento al Vangelo del 7 Maggio 2023

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Gesù ha vissuto l’esperienza dell’insegnante che, dopo avere spiegato con passione e competenza qualcosa, si accorge che i suoi alunni non hanno imparato niente. Umanamente deve essere stata una delusione accorgersi che proprio i suoi amici non l’hanno capito. Eppure è riuscito a trasmettere in una mirabile sintesi la comprensione che ha di se stesso: sembra facile, ma basta provare in prima persona e ci si accorge quanto sia difficile dire chi sono e che senso ha la mia vita.

Egli è la via e per arrivare alla meta non c’è altro percorso possibile. Ma per scegliere la strada giusta bisogna conoscere la destinazione: dove vuoi andare? Ce la suggerisce Gesù stesso: l’obiettivo finale è la vita e si identifica ancora con la sua persona. Egli inoltre dice di essere la verità, che nel linguaggio dell’evangelista Giovanni significa “rivelazione”: Gesù in persona è il rivelatore del Padre, l’unico che permette di conoscere Dio.

Queste tre parole sono fondamentali: la vita è la meta a cui tendiamo, la verità è la comprensione e la via è il modo concreto per raggiungere l’obiettivo. Tutte e tre si identificano con Gesù: noi abbiamo aderito a lui come suoi discepoli e, anche se non capiamo bene, gli crediamo.

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Se fossi solo sarei turbato e incapace di procedere; invece mi fido di Gesù e ogni giorno gli chiedo: “Fammi capire che cosa devo fare, quale è la strada giusta, adesso, per me”; e tendendo alla vita, che è Gesù in persona, giorno per giorno io decido responsabilmente di seguirlo.

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AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Gv 14, 1-12
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