Commento al brano di Giovanni
Gesù si identifica con il pastore, quello buono, cioè bello perché buono. Cosa cera di più immediato oer far capire ai suoi, la sua identità? Conoscevano bene i pastori. Ma Gesù amplia il suo raggio di azione rispetto a quello del pastore ordinario, che pensa solo al suo gregge. Gesù è pastore universale. Cerca ogni pecora vivente. Ognuno di noi. Soprattutto chi è lontano da Lui, chi appartiene ad altre greggi…
Gesù ha dato la vita per ciascuno di noi. Come avrebbe fatto un vero pastore che ha a cuore le sue pecore. Ne sentiamo la voce in fondo al cuore? O l’abbiamo soffocata dai vari rumori del nostro tran tran quotidiano? Il pastore ci conosce e ci guida con la sua voce.
- Pubblicità -
Oggi immagino Gesù buon pastore che mi chiama per nome, mi guida nel cammino… E mi prende in braccio se sono ferito. Mi abbandono fra le sue braccia.
Commento al brano di Matteo
Festa di Giuseppe il falegname. Il vangelo ce lo ricorda. Non si dice nulla di Giuseppe se non che fosse un lavoratore, un carpentiere. Uno di noi. Un buon marito e padre di famiglia. Un uomo modesto. Per questo i giudei erano scandalizzati dalla sapienza di Gesù. Ancora oggi ci scandalizziamo quando non riusciamo a capire che Dio si rivela nell’ordinario della vita. Non nello straordinario. Ed è lì che opera prodigi.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade