Ieri mi ero soffermato sulla “ scelta “ su “ chi seguire “: il pastore o il brigante, evidenziando le conseguenze a cui conduce questa decisione.
Oggi il testo, che è il prosieguo di quello di ieri, si sofferma proprio sullo stesso argomento.
Il pastore “ dà la propria vita per le pecore “.
Il mercenario ( o il brigante ), “ quando vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge….. perché non gli importa delle pecore “.
Dicevo ieri che è piu’ impegnativo seguire il pastore, perché cio’ comporta umiltà, riconoscimento di aver bisogno di una guida, ma è certamente la scelta migliore perché ci si mette nelle mani di chi “ dà la vita “ per te, di chi non ti abbandona quando “ vede venire il lupo “, cioè i problemi, le ansie, le preoccupazioni, ma le affronta con te ed è pronto a morire per te.
Scegliere come guida il pastore conduce ad “ amare come il pastore “.
Chi sa di essere amato, chi sperimenta l’amore, sarà in grado, infatti, a sua volta, di “ amare come è stato amato “, dando la vita per gli altri nella certezza che una vita donata, una vita spesa al servizio dell’amore, “ nessuno gliela toglie “.
Che la pagina di oggi fughi eventuali dubbi che qualcuno ancora dovesse avere su chi scegliere come propria guida.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.