1° Lettura
– La pagina è la continuazione del lungo discorso
di Pietro al popolo.
– Pietro parla di Gesù
che tanti avevano conosciuto,
dice:
1° è passato in mezzo a noi
beneficando
e facendo del bene a tutti
2° voi l’avete condannato
e crocefisso,
lasciandovi ingannare da persone empie
(senza Dio)
3° Dio lo ha risuscitato,
facendolo Signore e Dio
– La gente ascoltando Pietro
prende coscienza dell’errore commesso
e chiede:
“Che cosa dobbiamo fare?”
1° pentitevi del male commesso,
2° fatevi battezzare
per ricevere lo Spirito Santo.
3° per voi sono le promesse di salvezza
fatte dai Padri e dai Profeti.
– Pietro esortava tutti a salvarsi,
a prender le distanze
da quella generazione “perversa”,
che aveva cioè smarrito la strada giusta.
– 3 mila persone si convertirono
alla parola di Pietro.
Lo Spirito Santo stava veramente operando
con e negli Apostoli;
un povero pescatore
che in piazza riesce a convincere
migliaia di persone,
ebrei che fino al giorno prima
avevano rifiutato Gesù
e
gridato a Pilato, nei suoi confronti:
“Crocifiggilo”.
– La Parola di Pietro,
illuminato dallo Spirito,
era riuscita a fare breccia su animi
poco prima impermeabili alla Parola di Gesù.
VANGELO
– Durante questo domeniche di Pasqua,
stiamo vedendo uno a uno i segni
che ci parlano di Risurrezione:
1° Gesù stesso
aveva detto che sarebbe risorto
(Luca 18) (Marco 10) (Matteo 20)
2° Il sepolcro vuoto (Gv. 20)
3° le bende afflosciate e ripiegate (Gv. 20)
4° le bugie delle autorità (Matteo 28)
5° le apparizioni (Gv. 20)
6° i suoi amici e le donne lo sentono vivo
7° il cambiamento repentino degli Apostoli
8° La forza di convincimento sulla gente
della predicazione degli Apostoli (Atti 2)
9° i tentativi delle autorità religiose
per fermare gli Apostoli
e la diffusione della notizia (Atti 4-5)
10° i miracoli:
il paralitico guarito da Pietro e Giovanni alla porta del Tempio (Atti 3)
la liberazione miracolosa di Pietro (Atti 12)
11° i martiri per Cristo:
S.Stefano (Atti 7)
S.Giacomo (Atti 12)
12° la conversione di S.Paolo (Atti 9)
13° la rapidità con cui si è diffuso il cristianesimo
14° la Sindone
Tenendo presente la 1° Lettura:
il discorso di Pietro in piazza a Gerusalemme
e le tre mila conversioni…
oggi ci soffermiamo a riflettere proprio sulla
La forza di persuasione
della predicazione degli Apostoli.
e sulla rapidità
con cui il cristianesimo si sia diffuso.
– Il primo discorso di Pietro
in piazza a Gerusalemme
portò la battesimo 3 mila persone (1° Lettura).
– Gli Atti degli Apostoli
seguono e narrano la storia della prima Chiesa:
quello che hanno fatto e vissuto gli Apostoli,
senza la presenza di Gesù.
Quando Pietro in pubblico prende la parola
migliaia di persone
aderiscono al suo invito di conversione
e si fanno battezzare.
– Per rappresaglia e vendetta
dei capi del popolo e il Sinedrio
convocano i Discepoli
più volte davanti in Sinedrio,
il massimo tribunale ebraico:
vengono più volte ammoniti severamente
di non parlare più nel nome di Gesù;
poi minacciati di ritorsioni e castighi,
alla fine arrivano alle percosse,
e a uccidere
Giacomo e poi Stefano;
mettono in carcere Pietro
e anche tutti gli Apostoli…
in un crescendo di minacce e punizioni
sempre più forti e gravi.
Ciò che stupiva il Sinedrio era che:
“uomini illetterati come erano gli Apostoli
sapessero parlare
con tanta convinzione
da lasciare tutti stupiti”;
gli Apostoli mettevano in imbarazzo
i Sacerdoti e gli Scribi
tanto da non essere in grado di replicare,
se non con le minacce”.
E ogni volta che gli Apostoli
venivano convocati in tribunale
e poi rilasciati, magari con le ossa rotte,
venivano accolti dalla folla,
con segni di incoraggiamento
e di festa per la loro liberazione,
per aver resistito con forza d’animo
agli scribi e farisei
e alle percosse.
– Il Libro degli Atti degli Apostoli
è un libro di storia:
la storia di quello che hanno detto
e compiuto i discepoli nei primi decenni.
All’inizio gli Atti degli Apostoli seguono
la storia di Pietro, i suoi movimenti,
le prime scelte incerte
di come comportarsi con i pagani;
ispirato dallo Spirito,
va in casa di un pagano, Cornelio,
e dopo una catechesi su Gesù morto e risorto,
lo converte unitamente alla sua famiglia.
Poi gli Atti ci narrano di
Filippo, uno dei diaconi;
questi si incontra con il ministro
della Regina di Etiopia,
parla con lui e alla fine lo battezza.
Infine gli Atti seguono la storia
di S. Paolo.
Questi girerà tutta l’Asia minore,
la Siria, entra nell’attuale Turchia,
percorre la Macedonia,
la Grecia,
l’Italia…
creando comunità cristiane ovunque
portando la fede di Cristo
perfino dentro la città di Roma.
– Se già nel 60 d.C. erano iniziate le persecuzioni
è segno che la diffusione del cristianesimo
era capillare su tutto l’impero romano.
La fede e i principi cristiani
venivano percepiti dai pagani,
dagli imperatori romani come un pericolo
per la solidità e la sicurezza dell’impero.
Se poi Costantino nel 313
decide di fare della religione cristiana
“religione di Stato”
è segno che i cristiani
erano praticamente diventati
la maggioranza della popolazione
del suo impero.
La comunità cristiane erano diffuse
in tutto l’impero romano e oltre:
le coste del Nord-Africa erano cristiane,
le terre bagnate dal mare Mediterraneo,
nonché l’interno della Turchia,
della Grecia, della Dalmazia, dell’Italia.
La popolazione dell’Impero
era prevalentemente cristiana;
e nei Paesi che ora chiamiamo Iran, Iraq,
Algeria e Marocco, ecc…
il cristianesimo era maggioranza.
– Questo sta ad indicare
con quale rapidità
si sia diffusa la fede cristiana
nei primi tre secoli,
senza la forza delle armi
o altri mezzi umani,
ma solo con la predicazione
prima dei Discepoli e poi
da comunità a comunità.
Si avvertiva ancora forte e viva
la fede delle origini.
Diceva S.Paolo:
Dio usa strumenti poveri
per diffondere la fede e il suo messaggio,
perché non abbiamo da pensare
che siamo noi bravi e convincenti
tanto da convertire le persone
con la nostra capacità di persuasione,
con la nostra logica,
con la nostra oratoria.
I nostri mezzi oggi (radio, TV, stampa…)
sembrano più un ostacolo che un aiuto alla fede.