Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 16 Aprile 2023

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È sorprendente… e non smetterò mai di considerarlo centrale nella mia fede: Gesù non viene riconosciuto dai fatti straordinari che riesce a fare… non viene riconosciuto perché ha attraversato una porta chiusa… ciò che lo fa riconoscere sono le ferite… quelle ferite che testimoniano il suo amore per noi. 

Gesù viene riconosciuto perché ha amato e perdonato fino alla fine… fino a soffrire… fino a morire… fino a dare la vita per noi. Ed è questo che dobbiamo cercare… non prodigi e apparizioni che non aggiungono nulla a ciò che è già avvenuto. 

E anche dagli altri… dai discepoli… dai credenti… non dobbiamo cercare grandi capacità o qualità ma solo un amore grande capace di dare la vita.

L’amore lascia il segno… nella propria vita come cicatrice… nella vita degli altri come l’impronta di Dio e le nostre cicatrici ci dicono quanto abbiamo amato, ma NON perché amare è soffrire (amare è amare!)… ma perché chi ama è disposto anche a soffrire per amore. La sofferenza non è una conseguenza diretta, né una condizione ma è testimonianza della grandezza dell’amore, di un amore che permetterà di affrontare e superare anche la sofferenza. 

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