“Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco –, torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.”
La riflessione di oggi, ce l’ha fatta S. Pietro. Fratelli e Sorelle ma siamo o no ricolmi di gioia? Gesù Cristo è risorto! Risorge continuamente per ciascuno: quando in noi muore la persona che pecca e rinasce quella nuova e ripulita. Dovremmo essere felici perché quando ci ripuliamo siamo sulla strada giusta per raggiungere la meta della fede: la salvezza dell’anima! Ma, come dice giustamente Pietro, per arrivare a quella fatidica salvezza, siamo messi alla prova. Una prova però, che non potrà mai sconfiggere una cosa più preziosa dell’oro: LA FEDE!
E allora, cos’è la fede? questa parolina corta corta che ci crea un sacco di problemi facendoci mettere in discussione sempre tutto? Essa ci provoca una battaglia interiore perché ci riesce difficile credere in qualcosa che non vediamo. Gli Apostoli pur avendo lì con loro il Signore, hanno dubitato, e noi? non lo vediamo o tocchiamo e dovremo essere condannati perché dubitiamo? Io non me la sento di condannarci. Credo, il dubbio ci serva per rafforzarla questa fede! E credo che anche Gesù ne sia consapevole.
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Lui viene a cercarci proprio quando ci allontaniamo, quando come gli Apostoli ci chiudiamo dentro…dentro le nostre paure e perplessità. Chiudiamo la porta per non farlo entrare ma lui attraversa quella chiusura ed anche a noi dice: “Eccomi io sono qui con voi!” allora quel credere senza aver mai visto, si trasforma. Gesù stette in mezzo, dice Giovanni nel Vangelo e disse Pace a voi!, Gesù stà sempre in mezzo.., non ci molla mai! La sua presenza tra noi, è diversa da quella del tempo degli Apostoli, oggi è visibile nell’ Eucaristia, nella Sua Parola, cose che producono amore, che spruzzano grazia e donano pace!
Il Tommaso che sono anch’io smette di esistere quando quella presenza spirituale, trasforma la mia stanchezza in forza, la mia sfiducia in volontà di cercarlo. Come dicevo prima, non mi sento di giudicarci per la nostra incredulità ma sento che Gesù nella Sua infinita misericordia (oggi è la domenica della misericordia) mi dice “beato te” perché anche se non mi vedi materialmente mi dici comunque “mio Signore e mio Dio”.
Continuiamo allora a vederlo nell’ Eucaristia che celebriamo e nella Parola che ascoltiamo. Diciamogli apertamente “mio Signore e mio Dio”! La nostra felicità sarà piena e il nostro camminare sarà più sicuro perché avremo la pace che Cristo risorto ci ha offerto entrando nella nostra quotidianità.
Chi è Fabrizio Giannini-Diacono
Fabrizio (Assisitente diocesano dell’ Apostolato del Mare) è diacono permanente dal 2015, faceva il comandante sulle navi ed ora lo è sulla piattaforma petrolifera a Civitavecchia. Cerca di coniugare vita familiare (Moglie una Figlia di 28 anni ed un Angelo in cielo che aveva 7 anni) e di ministero nel migliore dei modi e crede che questo sia uno di quelli per portare la parola di Dio a tutti i fratelli.
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