«Pace a voi!»… E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
La liturgia della II domenica di Pasqua ci propone, ogni anno, due manifestazioni del Risorto avvenute una la sera di Pasqua e l’altra otto giorni dopo.
I discepoli, chiusi nel cenacolo, non avevano ancora maturato l’annuncio della risurrezione del Maestro, per questo Gesù si rende presente sia mostrando i segni della propria umanità (mani e fianco) sia donando lo Spirito, i cui frutti sono pace, perdono e gioia. La risurrezione si manifesta come sollievo dai peccati e liberazione dalle paure.
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Riconosci nel Crocifisso-Risorto il tuo Signore e il tuo Dio?
La sera di Pasqua Tommaso non è presente e non crede alla testimonianza della comunità. Otto giorni dopo il Risorto si rende presente di nuovo e mostra a Tommaso le mani e il co- stato trafitti. Tommaso si getta in ginocchio e confessa la sua fede: afferma che Gesù è Kyrios (Signore/Messia) e Theos (Dio stesso).
Sai fidarti della testimonianza della comunità?
Noi, come Tommaso, vorremmo sperimentare… Ci è chiesto, invece, di credere riconoscen- do i segni della presenza del Risorto nella comunità, che lo testimonia con l’annuncio della Parola, la celebrazione eucaristica e l’amore verso il prossimo.
Nella nostra vita dove incontriamo Gesù Risorto?
Il primo giorno della settimana – I Vangeli ci informano che la risurrezione avvenne il primo giorno della settimana o il primo giorno dopo il sabato, così come le apparizioni del Risorto ai suoi, il dono dello Spirito e l’invio in missione. Presto a tale giorno si attribuì il nome latino di dominicus dies che ricalca il greco kyriakè hemèra. Entrambi significano giorno del Signore.
Fonte del materiale:
Catechisti Parrocchiali
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