p. Ermes Ronchi โ€“ Commento al Vangelo di domenica 16 Aprile 2023

854

Dio regala vita infinita a chi produce amore

Allโ€™alba, alle prime luci, quasi clandestinamente, due donne si recano alla tomba nel giardino. Vuote le mani, vengono solo perโ€‹visitare la tomba: guardare, osservare, sostare, ricordare. Sono le stesse donne che venerdรฌ hanno abitato, senza arretrare di un centimetro, il perimetro attorno alla croce. Un angelo scese dal cielo, si avvicinรฒ, rotolรฒ la pietra e si pose a sedere su di essa.

Non apre il sepolcro perchรฉ Gesรน esca, รจ giร  uscito, ma per mostrarlo alle donne: il sepolcro รจ vuoto, il Nazareno รจ giร  altrove. Come, non รจ detto. Il mistero di Dio resta intatto. Donne, angelo, guardie, il brivido della terra, cielo, pietra, alba: tutti sono convocati perchรฉ Gesรน Cristo cattura dentro il suo risorgere tutto lโ€™universo; รจ energia che si dirama per tutte le vene del mondo, una forza che ha imbevuto di sรฉ tutta la trama del creato.

ยซE non riposerร  piรน, fino a che non avrร  raggiunto lโ€™ultimo ramo della creazione e rovesciata la pietra dellโ€™ultima tombaยป (M.Luzi).

Le donne hanno il cuore grande abbastanza per parlare con gli angeli:
โ€œSo che cercate Gesรน, non รจ qui!โ€. Voi cercatrici, mendicanti dellโ€™amato, continuate, ma con occhi nuovi.

Che bello questo: non รจ qui! [โ€ฆ] Continua a leggere tutto il testo di questo commento su Avvenire


Altro commento di p. Ermes

Non ostacoli ma opportunitร 

I discepoli erano chiusi in casa per paura dei Giudei. Hanno tradito, sono scappati, hanno ancora paura: che cosa di meno affidabile di quel gruppetto allo sbando? E tuttavia Gesรน viene.

Una comunitร  chiusa dove non si sta bene, porte e finestre sbarrate, dove manca lโ€™aria e ci si sente allo stretto. E tuttavia Gesรน viene. Non al di sopra, non ai margini, ma, dice il vangelo: โ€˜in mezzo a loroโ€™. E dice: Pace a voi.  Non si tratta di un augurio o di una promessa, ma di una affermazione: la pace รจ, ora, qui. รˆ pace sulle vostre paure, sui vostri sensi di colpa, sulle delusioni patite, sui sogni non raggiunti, sulle insoddisfazioni che scolorano i giorni.  Qualcuno perรฒ va e viene da quella stanza, entra ed esce: i due di Emmaus, Tommaso il coraggioso.

Gesรน e Tommaso, loro due cercano. Si cercano.

Otto giorni dopo, erano ancora lรฌ tutti insieme. Gesรน ritorna, nel piรน profondo rispetto: invece di rimproverarli, si mette a disposizione delle loro mani.

Tommaso non si era accontentato delle parole degli altri dieci; non di un racconto aveva bisogno, ma di un incontro con il suo Signore.Che viene una prima volta ma poi ritorna, che invece di imporsi, si propone; invece di ritrarsi, si espone alle mani di Tommaso: Metti qui il tuo dito; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco.

- Pubblicitร  -

La risurrezione non ha richiuso i fori dei chiodi, non ha rimarginato le labbra delle ferite. Perchรฉ la morte di croce non รจ un semplice incidente da superare: quelle ferite sono la gloria di Dio, il punto piรน alto dellโ€™amore, e allora resteranno eternamente aperte. Su quella carne lโ€™amore ha scritto il suo racconto con lโ€™alfabeto delle ferite, indelebili ormai come lโ€™amore stesso.

Il vangelo non dice che Tommaso abbia davvero toccato e messo il dito nel foro. A lui รจ bastato quel Gesรน che si propone, ancora una volta, unโ€™ennesima volta, con questa umiltร ,  con questa fiducia, con questa libertร , che non si stanca di venire incontro, che non molla i suoi, neppure se loro lโ€™hanno abbandonato.

รˆ il suo stile, รจ Lui, non ti puoi sbagliare: mio Signore e mio Dio.

Perchรฉ mi hai veduto, hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Una beatitudine per noi che non vediamo, che cerchiamo a tentoni e facciamo fatica, e che finalmente sento mia, alla mia portata.

Grande educatore, Gesรน: forma i suoi alla libertร , a essere liberi dai segni esteriori, alla ricerca personale piรน che alla docilitร  e allโ€™obbedienza.

Beati i credenti! La fede รจ il rischio di essere felici.  Una vita non certo piรน facile, ma piรน piena e vibrante. Ferita sรฌ, ma luminosa. Cosรฌ termina il Vangelo, cosรฌ inizia il nostro discepolato: col rischio di essere felici, portando come Tommaso le nostre debolezze, non piรน ostacoli ma opportunitร  per lโ€™incontro.

AUTORE: p. Ermes Ronchi FONTE: Avvenire e PAGINA FACEBOOK