“Tu che sei uomo, ti fai Dio” perché Tu che sei Dio ti sei fatto uomo… È proprio questa la cosa sconvolgente. É questa grande e magnifica verità che spiazza completamente i giudei, e che in realtà ancora oggi scomoda anche noi. Perché si può credere abbastanza facilmente che davvero un certo Gesù ha vissuto in Palestina circa 2000 anni fa, che ha fatto cose molto belle e buone.
Ma credere che quel Gesù è Dio che si fa uomo, che quel Gesù è Dio che si bambino, che quel Gesù è Dio che si fa povero, che si fa pane, vino, che si fa vicino, compagno, amico, ragazzo, animatore, fratello e sorella, passante e conoscente, che si fa crocifisso, che si fa dono e Signore della Vita, è tutta un’altra cosa.
In gioco infatti c’è la nostra stessa partecipazione a quella stessa divinità, a quella relazione con il Padre, con l’Amore Eterno, con la nostra sete di felicità e di eternità.
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Forse allora la più grande bestemmia è proprio sfigurare le Sue immagini e somiglianze, lapidare noi stessi e gli altri con parole, atteggiamenti e comportamenti che non sono da figli, non sono da fratelli, non sono da sorella. Non sono cioè corrispondenti alla volontà di Dio di rimanere in noi, non corrispondenti quindi all’Amore
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