Perdonare non è mai facile, ma alcuni peccati sono più difficili da perdonare di altri. Il salmo 55 a un certo punto dice così: Se mi avesse insultato un nemico, l’avrei sopportato; se fosse insorto contro di me un avversario, da lui mi sarei nascosto. Ma sei tu, mio compagno, mio amico e confidente; ci legava una dolce amicizia, verso la casa di Dio camminavamo in festa.
Questo Salmo esprime bene tutto il disappunto che proviamo quando non veniamo traditi da una nemico, ma da un amico, traditi da una persona amata, traditi da qualcuno con cui abbiamo condiviso le nostre confidenze, o addirittura traditi dalla persona che abbiamo sposato davanti alla comunità e davanti a Dio. Più è grande l’amore e più è grande la ferita del tradimento.
Ecco la situazione che viene presentata a Gesù, cosa dobbiamo fare di una donna scoperta in flagrante adulterio? Dobbiamo eliminarla? E Gesù ci dice: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Sappi dunque che nel momento in cui decidi di eliminare il peccatore che sta davanti a te, tu condanni anche te stesso.
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Deponiamo dunque i sassi che teniamo in mano, un atto di misericordia verso gli altri è sempre un atto di misericordia verso noi stessi, e mentre curiamo le ferite degli altri, noi guariamo dalle nostre ferite.
Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano