fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 22 Marzo 2023

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Gesù chiama Dio suo Padre, ma ciò che ancora più ci sorprende è che abbia insegnato anche a noi a chiamarlo Padre. Per quanto possa sembrare straordinario, è più facile credere che Gesù sia il Figlio di Dio piuttosto che credere che lo siamo anche noi.

Infatti, conosciamo bene i nostri difetti, quelli nostri personali e quelli delle persone che conosciamo e quelli di tutta l’umanità, ne vediamo gli effetti in tutta la sofferenze e nelle ingiustizie che ci circondano, nella delinquenza e nell’inquinamento, nella corruzione e nella povertà. Com’è possibile essere figli Dio quando si porta la responsabilità di così tanti disastri?

È necessario prendere le distanze dal male, e con questo non voglio dire che dobbiamo diventare indifferenti ma che dobbiamo opporci al male, e Gesù ci ha insegnato la via per realizzare questo: ascoltiamo la sua parola, e crediamo al Padre che lo ha inviato. Ora, c’è qualcuno che dice che la fede sia un dono, e forse ha ragione, anzi, di sicuro ha ragione, nel senso che senza Dio non possiamo fare nulla.

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E tuttavia la fede è anche una scelta, anche Dio senza la nostra fede non può agire in noi. Non nascondiamoci dunque dietro la scusa che non ci è stata donata una grande fede, ma cerchiamo con impegno di compiere la volontà del Padre, e con quel poco di fede che abbiamo faremo cose grandi.

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Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano