don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 12 Marzo 2023

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Gli incontri avvengono per bisogni: il bisogno di non restare soli, il bisogno di qualcosa che mi serve, ecc. Così nascono le relazioni di amicizia, di amore, di lavoro e via dicendo.

Quando Dio vuole entrare in relazione con noi, allora, lo fa attraverso dei bisogni che noi abbiamo. Gesù si rapporta a quella donna al pozzo come un mendicante che si rivolge a un altro mendicante. Gesù mendica le attenzioni di una donna samaritana (cioè ritenuta pagana e da tenere lontano) per portarla alla salvezza. La donna, invece, mendica l’acqua dal pozzo al quale si avvicina con un’anfora, la sua vita. Lei cerca di riempire la sua vita di qualcosa che la faccia stare bene ma che presto finirà e quindi sentirà di nuovo il bisogno di tornare al pozzo a riempirsi. 

Gesù avverte che quella donna ha bisogno di una relazione bella: non ha marito, bensì tanti uomini… Gesù sente che quella donna vorrebbe cambiare e le promette di soddisfare la sua sete per sempre. 

È interessante notare che quando lei scopre la bellezza della relazione con Gesù corre a raccontare in città la gioia di questo incontro: anzitutto dimentica l’anfora, cioè abbandona la sua vecchia vita e infine sparisce. Infatti, quelli che erano rimasti colpiti dal suo racconto vanno incontro a Gesù, ma la donna esce di scena. 

Il ruolo dell’evangelizzatore è questo: creare l’incontro e sparire, non appropriarsi mai dei cammini e della fede degli altri, non creare cordoni ombelicali che legano le persone per sempre. La fede matura è così e matura in questo modo.

  • E tu, di cosa riempi la tua vita? Quali sono le seti che non riesci a soddisfare?

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