Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 28 Febbraio 2023

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Il Padre Nostro è una delle preghiere più semplici della nostra tradizione, eppure è una delle più profonde. È la madre di tutte le preghiere perché è quella che Gesù ci ha insegnato, e perciò possiamo dire che fa da riferimento a tutta la vita di preghiera della Chiesa. Sarebbero tantissime le cose da dire, però oggi fermiamoci sulla prima parola, Padre.

Non si prega un generico Dio, ma un Dio che si manifesta nella sua paternità.
È anche vero però che i nostri rapporti con la figura paterna non vanno lisci come l’olio: non è raro incontrare padri assenti, o in fuga dalla loro responsabilità, a volte purtroppo abusivi. Come evitare di portare figure paterne sbagliate all’interno del mio modo di vedere Dio? Credo sia la stessa preghiera del Padre Nostro che lo indica. Vedo in Dio un padre che perdona? O un padre le cui aspettative su di me sono che io trovi la mia strada? Che non ci abbandona nei momenti di tentazione e sofferenza?

Ecco, se la paternità di Dio non è così allora non ho a che fare con il Padre ma con il
nemico che si nasconde dietro le mie immagini sbagliate di padre. Chiedo al Signore di purificare la mia immagine del Padre, e magari di poter vivere seguendo il modello di Padre che Gesù ci ha testimoniato.

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Leonardo Vezzani SJ

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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato