La splendida pagina di Matteo 25 ci apre il cammino di questa prima settimana di quaresima e ci apre da subito la porta della comprensione del cammino quaresimale:la conversione è una questione di amore, non di osservanza di leggi.
Ci fa aprire gli occhi alle persone vicine a noi e che magari vediamo sempre ma non con il cuore. Questa pagina del Vangelo ci sembra dura perché pone in essere un giudizio tra chi ama e si dona agli altri e chi no. E il giudizio è la propria responsabilità di fronte all’amore. Chi non ama si esclude dalla comunione con Dio che è Amore.
Amare è una scelta. Non bisogna riconoscersi cristiani per amare. Ma chi ama, per contro, vive il cristianesimo senza saperlo. Perché la sorgente dell’amore è Dio.
- Pubblicità -
L’amore tuttavia ha tre dimensioni portanti :l’amore per se stessi e per la propria vita, l’amore per gli altri, l’amore per Dio. Non sono amori separati da compartimenti stagno. Sono rami di una stessa radice. Se uno dei tre è assente o fragile, l’amore non trova compimento.
Oggi penso e rifletto sul primo gradino di questo amore:quello per me stesso. Se questo è vacillante, capirò perché non riesco ad amare i miei fratelli/sorelle e Dio stesso. Capirò che vivo magari di religiosità e non di fede nel Dio dell’amore.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade