fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 22 Febbraio 2023

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Gesù ci invita alla penitenza, e ci insegna anche qual sia la vera penitenza. Il tutto si può condensare in quattro parole: giustizia, elemosina, preghiera, digiuno. E capiamo subito che Gesù dà alla penitenza un significato particolare, che è diverso da quello che noi comunemente intendiamo. La penitenza non è la autoflagellazione, non è farsi del male, non è il piacere di soffrire.

La penitenza è fare del bene a sé stessi e anche agli altri, però la penitenza è un bene nascosto, è qualcosa che non deve essere ostentato, altrimenti cambia la sua natura, e invece di essere nutrimento per l’anima diventa nutrimento per l’orgoglio. La penitenza, inoltre, non è solo un tesoro nascosto agli altri, ma spesso è nascosto anche a noi stessi.

Prendiamo come esempio l’elemosina, a noi non viene naturale dare i nostri soldi agli altri, non viene spontaneo dedicare il nostro tempo, non è facile condividere con gli altri tutti quei beni che noi consideriamo essere una nostra proprietà privata, a prima vista l’elemosina si presenta come una perdita, come una fatica.

Eppure, nel praticare l’elemosina noi scopriamo il tesoro che si nasconde in questa forma di penitenza, ne usciamo migliori, il risultato è che stiamo meglio, che siamo più felici. Cerchiamo di accogliere con fede l’invito di Gesù alla penitenza, nella giustizia, nell’elemosina, nella preghiera e con il digiuno, e scopriremo che in realtà non è una perdita ma una via di liberazione e di gioia.

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Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano