Gesù dice al padre del fanciullo che “tutto è possibile per chi crede”. Sant’Agostino scrive che questo padre ha guardato dentro sé stesso e ha trovato una certa qual fede, ma vide anche dell’insicurezza.
Tutti noi ci troviamo in questa situazione di incompiutezza che per certi versi potremmo definire “instabilità”. Tuttavia, non bisogna avere paura delle fragilità della propria fede.
Hai mai pensato che Dio ti lascia questa fragilità, questo dubbio nel cuore, questo “se tu puoi qualcosa, aiutaci” proprio per insegnarti a credere? Perché aver fede non è uno sforzo umano ma un desiderio sempre crescente di dipendere in tutto dal Cielo.
A cura di fra Simone dal suo canale Telegram (https://t.me/centoparole)
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