Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 12 Febbraio 2023

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Non crediate che io sia venuto ad abolire la legge o i profeti; non sono venuto ad abolire ma a dare pieno compimento…Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli “.

Mi colpiscono questi versetti iniziali della lunga pagina del Vangelo di questa Domenica.

Cristo non viene ad “ abolire legge e profeti “.

Significa che non “ spazza via “ tutto cio’ che lo ha preceduto.

I comandamenti ci sono, restano e vanno osservati perché chiunque ne trasgredirà uno solo sarà considerato “ minimo nel regno dei cieli “.

E perché vanno osservati i comandamenti?

Ce lo dice la meravigliosa pagina del libro del Siracide che viene oggi proposta come prima lettura, in cui trovasi il seguente versetto: “ Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno “.

I comandamenti, quindi, ci custodiscono, ci mettono al riparo dalla deriva esistenziale a cui siamo destinati se ci ostiniamo a fare di testa nostra, se continuiamo a trascurare i suggerimenti per la felicità che ci dà Dio ritenendoli “ noiose e pesanti regole da osservare “.

Chi si lascia guidare dai comandamenti, chi li vive, è “ custodito da Dio “ perché assume in sé il                   “ come di Cristo “, la vita di Cristo e, quindi, riesce a liberare il suo cuore dalle tenebre.

La grandezza del nostro Dio sta nel fatto che Lui non si impone ma ci lascia liberi.

Ci dice, vivendolo concretamente in Cristo, cio’ che è bene e cio’ che è male, cio’ che “ ci custodisce “ e cio’ che “ ci lascia allo scoperto “ ma fa precedere i suoi consigli dal “ Se vuoi “.

Anche i successivi versetti del libro del Siracide manifestano questo suo grande amore per la libertà di ciascuno.

Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua: là dove vuoi tendi la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male: a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà “.

Dove vuoi tendi la tua mano, …..a ognuno sarà dato cio’ che a lui piacerà “.

Siamo tremendamente liberi.

Sta a noi scegliere cosa vogliamo ( l’acqua o il fuoco ), a cosa aneliamo ( alla morte o alla vita ).

Se optiamo per Cristo la sua opera di “ dare compimento “ ai comandamenti avrà fruttificato in noi.

Dare compimento significa “ credere in Dio “, avere fiducia massima nella persona di Gesu’ e, quindi, seguire la sua strada, ascoltare cio’ che ha detto e fare cio’ che ha fatto.

Solo seguendo LUI si riuscirà a non chiamare piu’ “ stupido “ o “ pazzo “ il fratello, perché in lui si riconoscerà il volto di Cristo, a perdonare anche se si stati vittima di un torto, a liberare il nostro sguardo ed il nostro agire da ogni desiderio di cupidigia e di brama di possesso.

Credere in Dio ci libera dall’interno, ci guarisce il cuore e ci dona quell’armonia, quella consequenzialità tra “ pensiero puro “ ed ”  azione “ che ci rende beati, cioè felici.

Buona Domenica a tutti. 

Foto: mia.