Coraggio di tornare lì dove non sarà facile e lo sai benissimo,
senza scandalizzarti, senza arrabbiarti davanti all’onda sprezzante dell’incredulità,
continuando semplicemente a essere te stesso,
senza che voci o pregiudizi intacchino la tua consapevolezza, il tuo sorriso, il tuo passo leggero.
Coraggio di seguire il maestro anche lì dove sembra debolissimo,
quando ci troviamo improvvisamente avvolti da nebbia densa di dubbio e di sospetto,
quando veniamo accostati a storie, vicende e nomi – di cui sappiamo troppo poco –
oggettivamente troppo piccoli e troppo fragili per reggere qualcosa di importante.
Coraggio di desiderare di incontrarlo, rischiando di esporsi fuori dal coro,
scommettendo che se lui è venuto qui, forse è venuto proprio per me,
che la mia situazione, la mia vita gli interessano davvero,
che lui sa illuminare d’amore gli spiragli che oso dischiudere.
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Matteo Suffritti SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato