In questo Vangelo si citano Satana, Beelzebùl e i demòni in discorsi più o meno arzigogolati. Ma ciò che colpisce di più è che c’è un peccato che non sarà perdonato in eterno: la bestemmia contro lo Spirito Santo.
Ma di cosa si tratta? Cosa intende Gesù? Ma, allora, che fine ha fatto la storia che Dio è misericordioso?
La bestemmia contro lo Spirito Santo non è un’imprecazione piuttosto ricercata, ma riguarda l’indurimento del nostro cuore. “La misericordia di Dio – si legge nel Catechismo – non conosce limiti, ma chi deliberatamente rifiuta di accoglierla attraverso il pentimento, respinge il perdono dei propri peccati e la salvezza offerta dallo Spirito Santo”. Questo è il peccato imperdonabile: perdere la speranza della salvezza o credere di non averne bisogno, pensare e agire convinti di non avere necessità del perdono, di Dio, degli uomini!
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Nella nostra vita sperimentiamo il limite, l’errore e spesso scarichiamo la nostra responsabilità sul diavolo… o su Dio. Chiediamo al Signore di essere capaci di chiedere il suo abbraccio misericordioso e di rimanerci dentro, il più possibile!
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