Fuori dalle logiche umane, dentro il cuore dell’uomo
Dovunque va Gesù si raduna la folla dei poveri. Se il successo di una iniziativa si misurasse dal numero di persone che si raduna per partecipare ad un evento potremmo essere soddisfatti al vedere tanta gente; questo basterebbe a «saziare» le nostre attese? Forse anche di noi direbbero: «è fuori di sé» se ci fermassimo a considerare la realtà limitandoci a contare e a calcolare. I numeri e le statistiche possono esaltare o deprimere, incoraggiare o scoraggiare, ma è certo che da soli non bastano. Sia la fama che il pregiudizio si basano su elementi che spesso prescindono dall’incontro personale che, quando avviene, il più delle volte smentisce il luogo comune, terreno di scontro ideologico. Quante volte sperimentiamo che, raccogliendo gli umori della gente, una stessa persona da alcuni è considerata un idolo da altri un pazzo. A volte sembra che non si parli della stessa persona. Questo succede quando assumiamo in maniera acritica una posizione senza preoccuparci di approfondire, allargare l’orizzonte della nostra visione delle cose e cercare un incontro diretto per fare esperienza personale.
Anche i familiari di Gesù sono caduti nella trappola del «sentito dire» e del giudizio affrettato lasciandosi afferrare dalla paura di fare una brutta figura e di essere loro stessi vittima del giudizio. A loro modo agiscono con Gesù come i nemici che fanno consiglio per farlo morire. I suoi parenti vorrebbero riportarlo indietro, prenderlo di nuovo sotto la loro protezione per controllarlo e ridimensionarlo.
Rileggendo queste poche parole ci farebbe bene immedesimarci in coloro che sono convinti di conoscere Gesù ma che si lasciano influenzare da ciò che altri affermano, dai dubbi che altri sollevano. La paura di perdere il controllo sugli altri causa la perdita di controllo di noi stessi. Gesù sembra perdere il controllo della folla che lo cerca per incontrarlo, ma in realtà quando rinuncia a soddisfare innanzitutto il suo bisogno per andare incontro a quello degli altri rende efficace la sua missione. Gesù e i suoi oppositori, le cui fila sono ingrossate anche dai suoi familiari, partono da due punti di vista differenti: Gesù cerca per donarsi, gli altri lo cercano per prenderlo. Noi quale dei due atteggiamenti vogliamo seguire, la follia dell’amore o la ragione dei calcoli?
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Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualità biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“
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