Se cristo non ci scandalizza… allora…
È sconcertante questa piccola sezione del Vangelo di Marco sia per quello che dice ma anche per quanto lascia intuire. La presentazione dell’assembramento che impedisce a Gesù e ai suoi discepoli di mangiare è un segno evidente dell’enorme entusiasmo popolare. “Entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo”.
Questo fatto però suscita la reazione dei parenti, i suoi, che vorrebbero riportare Gesù a casa loro. “Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «È fuori di sé»”. Qui, i suoi, fanno fatica ad accettare che quel ragazzo, cresciuto con loro, non è solo il figlio di Giuseppe il falegname, ma soprattutto è figlio di Dio e fa la volontà di colui che lo ha mandato. È proprio questo dettaglio che fa credere ad alcuni che Gesù sia pazzo.
Diceva il professore di cristologia ma “con il tempo anche loro dovranno ricredersi, accettando che l’unica pazzia di cui si può accusare Gesù ha a che fare con l’amore per ogni uomo. È comunque dobbiamo essere consapevoli che alla fine, se Gesù non ci scandalizza, ciò significa che c’è qualcosa che non va”. Appunto l’esperienza della fede non è essere rafforzati nelle nostre aspettative ma lasciarci stupire e mettere anche in crisi dal Signore che supera spesso le nostre attese e i nostri concetti.
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Padre, risveglia la tua potenza e vieni in nostro aiuto per l’intercessione di Maria, madre di Cristo. Amen!
Monaci Benedettini Silvestrini
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