don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 15 Gennaio 2023

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Dopo il brano evangelico del Battesimo di Gesù della scorsa settimana, oggi è come se vedessimo gli effetti di quel Battesimo. 

Per comprendere quello che dice Giovanni, cioè “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!”,è importante capire cosa c’entri l’agnello.

Anticamente si credeva che per espiare (ossia togliere) i peccati si dovesse compiere un rito attraverso il quale una persona trasferiva i propri peccati in quelli di un animale, ucciso il quale venivano eliminati i peccati. Era convinzione che più fosse pregiato o grande l’animale e più il sacrificio era gradito a Dio. Ma così facendo il culto, oltre a prevedere spargimento di sangue, era anche molto costoso. Quindi potevano essere liberati dai peccati solo coloro che possedevano delle ricchezze.

Gesù, invece, con il suo sacrificio personale prende su di sé i peccati di ogni uomo, ricco e povero, meritevole o no, e libera dal peccato tutti coloro che a Lui aderiscono. Come si aderisce a questa grazia? Attraverso il Battesimo che ci permette di diventare anche noi figli amati di Dio Padre, il quale perdona tutti i suoi figli e li riempie del suo Spirito di amore, affinché sorretti da questo aiuto possano procedere sulla via della santità.

Per dirla in modo tecnologico: il Padre come un’app store ci permette di far entrare Gesù nella nostra vita che funziona come un’applicazione capace di farci navigare correttamente nella vita attraverso la connessione che stabilisce lo Spirito Santo al Padre stesso, origine e fonte della santità, della salvezza, della libertà, dell’amore!

Gesù, in sostanza, ci riporta al Padre per mezzo dello Spirito ed elimina ogni ostacolo che impedisce il nostro cammino.

Dunque la domanda che ogni cristiano deve porsi è: quale destinazione voglio raggiugnere?

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