Dietro a me
Principio del vangelo di Gesรน Cristo (Mc 1,1)
Dopo il tempo di Natale, inizia nel nostro lezionario la lettura continua del Vangelo di Marco. E questo โprincipioโ (archรฉ) รจ โcome sta scritto nel profeta Isaiaโ (Mc 1,2). Infatti, โcome sta scrittoโ si collega a quanto precede, specifica in che cosa consista questo principio. Il principio del vangelo di Gesรน Cristo sta scritto nel profeta Isaia. Possiamo dire che la profezia dโIsaia รจ il principio del vangelo: รจ lโinizio della buona novella della nostra salvezza. Detto altrimenti: il vangelo non si capisce se non a partire dalla profezia dellโAntico Testamento.
Il tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino (Mc 1,15)
Questa รจ la prima parola del vangelo, dellโannuncio pubblico da parte di Gesรน, la proclamazione che un tempo รจ compiuto: precisamente il tempo della profezia. Tutti i profeti hanno preannunciato quel tempo che ora si compie nelle parole e nei gesti di Gesรน. Il regno di Dio, infatti, si realizza a partire da adesso, nella storia: non รจ qualcosa che si verifica nellโaldilร . โQuanto al mondo futuro, occhio non vide e orecchio non udรฌโ, ma quello di cui hanno parlato i profeti รจ il tempo messianico che, con la venuta di Gesรน, si รจ fatto โvicinoโ (enghรฝs). Si รจ fatto vicino indipendentemente dalle nostre capacitร di prevederlo o di costruirlo; ma esso opera un cambiamento di percezione, di mentalitร : quella che si chiama la nostra โconversioneโ (metรกnoia).
Venite dietro a me (Mc 1,17)
La nostra conversione รจ un cambiamento di mentalitร , un rivolgimento interiore, ma in pratica si manifesta come un atteggiamento anche esteriore, un mettersi in movimento, una sequela. Senza soluzione di continuitร , alla prima parola di Gesรน sulla vicinanza del Regno segue un gesto, che รจ la chiamata dei primi discepoli: โvenite dietro a meโ (opรญso mou). Alla โvicinanzaโ del regno di Dio corrisponde lโimmediatezza (โsubitoโ: euthรฝs) della risposta dei discepoli. La prossimitร fisica di Gesรน determina la prontezza dei primi chiamati.
Questi sono due coppie di fratelli: Andrea e Simone, Giacomo e Giovanni. Dal Quarto Vangelo, noi sappiamo che le cose forse si sono svolte diversamente, con un andamento meno sincopato e piรน verosimile. Storicamente, vi รจ tempo per ulteriori mediazioni umane: รจ Andrea, il primo chiamato, a coinvolgere suo fratello Simone (cf. Gv 1,40-42). Nella storia non vi รจ niente di semplice: tutto avviene nei modi piรน imprevedibili e casuali. Ma evangelicamente vi รจ una rapida concatenazione di causa ed effetto: la prossimitร del Regno, nella persona di Gesรน, determina un profondo rivolgimento psicologico.
Ci sono tempi e momenti di una particolare accelerazione storica, di una specifica concentrazione messianica. La storia subisce talvolta unโalterazione del suo ritmo abituale. Quello che in tempi normali non sarebbe neanche pensabile, si riproduce quasi miracolosamente: lโimpossibile diventa a portata di mano. โIl tempo รจ compiutoโ significa anche questo: il tempo si รจ come contratto, fatto breve. Come dice san Paolo: โIl tempo ha imbrigliato le sue veleโ (1Cor 7,29). Cosรฌ, grazie a Gesรน, inizia il tempo della metรกnoia, il tempo di un decisivo cambiamento di prospettiva.
fratel Alberto
Per gentile concessione del Monastero di Bose
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