fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 27 Dicembre 2022

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San Giovanni apostolo ed evangelista, ricordiamo oggi questo santo evangelista a cui va la nostra gratitudine per le pagine meravigliose che ci ha donato, che ci permettono, a distanza di tanto tempo, di conoscere Gesù come lui lo ha conosciuto di persona, di ascoltare le parole che lui ha potuto ascoltare con le sue orecchie, ma anche di cogliere la sua riflessione spirituale, i pensieri e i sentimenti che sono sorti in lui dall’essere stato un apostolo di Gesù.

Tra l’altro anche san Giovanni non ha avuto una vita facile come testimone di Gesù essendo stato costretto a vivere in esilio, incarcerato nell’isola di Patmos. Giovanni è il discepolo con cui Gesù aveva stretto una amicizia più intensa, e anche se Gesù aveva affidato a Pietro l’autorità di prendersi cura in prima persona della sua comunità di fedeli, della Chiesa, Giovanni è quel discepolo con cui c’era una maggior affinità, che riusciva ad intuire prima degli altri la presenza di Gesù, coglieva al volo il significato delle sue parole.

E poi non dimentichiamoci che quando tutti gli altri discepoli sono fuggiti, ai piedi della croce, ne era rimasto uno solo, Giovanni a cui Gesù ha affidato Maria come sua madre, ed è lui oggi il primo che arriva alla tomba vuota dove era stato deposto il corpo di Gesù. Così in ogni comunità è normale che ci siano dei ruoli di autorità, ma il primato della fede non è una questione di gerarchia, ma di amore. Ed è proprio all’amore che ciascuno di noi dovrebbe tendere.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano