Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2022

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Non è affatto che a Gesù capita di nascere a Betlemme, è la sua eterna scelta: Dio sceglie di nascere a Betlemme perché vuole essere con noi e accanto a noi nelle nostre carenze e difficoltà. Non si tratta soltanto delle difficoltà esterne, economiche o sociali, ma anche, e soprattutto, delle sofferenze interiori.

Questa è la notte in cui Cristo, con tutta la sua tenerezza e amicizia, viene a stare con noi perché non rimanessimo mai soli. Lui che ha scelto la povertà, che predilige quello che è piccolo e indifeso da quello che è potente, che si dona completamente, viene a incontrarci lì dove meno ce lo aspettiamo.

L’incontro al presepe. I padri della Chiesa vedevano nella mangiatoia il simbolo del nostro peccato. Gesù si mette in mezzo al peccato perché sa che, così come l’animale torna alla greppia, così l’uomo torna al proprio peccato. Ecco il suo modo di incontrarci, il più innocente e puro: viene lì dove è sicuro di trovarci. Ci sta vicino, più vicino possibile, e tende la mano verso di noi, perché è venuto a lottare per la nostra salvezza.

Dio nasce nella grotta—che ci ricorda quella dove è stato riposto dopo la sua morte, il luogo della sua resurrezione—e non nel tempio di Gerusalemme, perché non nasce per sé stesso ma per noi. Per offrirsi e diventare pane e vino, non per chiedere offerte di cibi e bevande.

Dio sceglie tutto questo per il nostro bene. Lo si vede chiaramente dalle reazioni dei pastori—quando vedono angelo scendere dal cielo “furono presi da grande timore”, ma quando vedono Gesù Bambino riposto in una mangiatoia e avvolto in poveri panni, come in una sudario, lodano questo Dio che si fa così piccolo, vulnerabile ed estremamente vicino. “Beata povertà, la santa umiltà e l’ineffabile carità”. Gesù Bambino nel presepe è lo stesso della croce, Gesù che è tutto amore, gratuito e puro, che ci viene a cercare ancora una volta oggi.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

Il commento di oggi è proposto da Gabriela Rogowska.