Per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza. Perché tutti abbiamo urgente bisogno di essere salvati, non scherziamo. Ma per poter essere salvati occorre prima ammettere di esserci perduti, di non essere capaci, da soli, di trovare il tesoro nascosto, di dare senso profondo e compiuto alle nostre irrequiete e irascibili vite, di fiorire.
E così appare il mondo in questo ennesimo Natale: perso, ma inconsapevole di esserlo per davvero. Così mettiamo fra parentesi le nostre paure profonde, e ci stordiamo di canti da pelle d’oca, luci e tante tante illusioni. Mentre la salvezza si rende accessibile, a portata di mano, basta alzare lo sguardo.
Vengano i Giovanni Battista e farci conoscere la salvezza, vengano a scuoterci dai nostri stucchevoli buonismi, per portarci a contemplare l’inaudito di un Dio che diventa accessibile, che si fa fragile neonato consegnato alla nostra indifferenza.
Poche ore: è tempo di partire, è tempo di metterci in strada.
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