don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2022

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Tempo di custodire e coltivare i segni della speranza

Per Elisabetta il tempo dell’attesa è terminato e giunge finalmente quello in cui poter contemplare negli occhi del bimbo l’infinita misericordia di Dio. La nascita del bambino diventa motivo di gioia anche per i vicini e i parenti, i quali vorrebbero imporre al bambino il nome del padre, Zaccaria, per garantire il perpetuarsi del suo ricordo anche dopo la sua morte.

Le attenzioni sono concentrate su Zaccaria come lo erano state su Elisabetta quando si era accorta di essere in attesa di un figlio, quasi che il bambino fosse una sorta di premio di consolazione dopo le tante sofferenze e i tanti servizi offerti al tempio.

Essi non hanno colto che quel bambino non è in funzione della felicità dei suoi anziani genitori, ma la sua nascita è preludio dell’avvento del Messia, che sarebbe venuto nel mondo dopo di lui. Elisabetta e Zaccaria sono concordi nel chiamare il bambino Giovanni, che significa “Dio usa misericordia”.

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Se Zaccaria era diventato muto perché non aveva creduto alle parole dell’angelo, adesso la sua lingua si scioglie, vengono meno tutti i dubbi e le domande inutili. Quando, mettendo da parte ogni pretestuosa scusa che cela la nostra connaturale diffidenza, con scelte concrete confermiamo la parola di Dio, le nostre parole comunicano gioia, lode e benedizione.

La gioia della fede non nasce dall’aver ricevuto quello che ci si aspetta, ma dal riconoscere che non si è in balia del caso o di un cieco destino e che siamo sotto la potente mano di Dio che ci protegge, ci accompagna e ci guida sempre. Se lo cerchiamo per stringerci a lui soprattutto nel tempo della prova non rimarremo delusi.

Egli come un sapiente agricoltore sa custodire e coltivare in noi i semi della speranza. La nascita di Giovanni è segno che a Dio nulla è impossibile e che mantiene sempre le sue promesse. Coltiviamo questa speranza e confidiamo in Lui nei momenti più difficili della nostra vita?

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Leggi la preghiera del giorno.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualità biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna