fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 21 Dicembre 2022

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Oggi il Vangelo ci riserva questo bellissimo incontro di due madri: Elisabetta in attesa della nascita di Giovanni battista, e Maria in attesa di Gesù. Questo è un passo che un uomo fa fatica a commentare, nel senso che alcuni aspetti della spiritualità della maternità sono sicuramente più facilmente accessibili alle donne.

Sì, proprio così, la teologia maschile non ha sviluppato la spiritualità della maternità, che sarebbe così preziosa per comprendere il Natale. Il mistero di una vita che nasce dentro di noi, certo ci sono anche gli aspetti biologici e puramente umani della nascita, ma c’è anche il miracolo della vita che si accende dentro di noi. Da dove viene la vita? Viene da Dio. E non solo la vita di Gesù, ma anche la nostra, quella di ciascun essere umano.

E poi tra i due neonati c’è quasi una forma di telepatia, infatti, quando arriva santa Maria, il bambino di Elisabetta ha sussultato di gioia dentro di lei. Ma io non credo nella telepatia, non credo in quelle persone che si ingannano pensando di essere capaci di entrare nella testa degli altri. Credo però che a volte possano esserci dei legami spirituali tra le persone che superano le forme normali di comunicazione.

Per questo santa Maria non è una santa come gli altri santi, l’essere stata madre di Gesù ha creato tra lei e suo figlio un legame spirituale che nessun’altro ha avuto. Noi non possiamo imitarla in questo, eppure il dono dello Spirito Santo crea qualcosa di simile, perché è lo Spirito di Gesù, e ci unisce spiritualmente a lui. E noi facciamo bene a cercare di essere sempre uniti spiritualmente a Gesù.

Fonte: il canale YOUTUBE di fra Stefano